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Sassuolo, il vescovo Morandi: «I cattolici impegnati non facciano politica»

di Serena Arbizzi
Sassuolo, il vescovo Morandi: «I cattolici impegnati non facciano politica»<br type="_moz" />

La lettera: catechisti, lettori, accoliti e ministri straordinari dell'Eucaristia, qualora intendano candidarsi in vista delle elezioni, dovranno sospendere il proprio servizio

15 febbraio 2024
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SASSUOLO. Catechisti, lettori, accoliti e ministri straordinari dell’Eucaristia, qualora intendano candidarsi in vista delle elezioni, dovranno sospendere il proprio servizio, «in questo modo si eviteranno contrapposizioni e tensioni frutto dell’appartenenza all’uno o all’altro degli schieramenti». Parola di don Giacomo Morandi, modenese arcivescovo di Reggio Emilia-Guastalla, che comprende anche Sassuolo. Nei giorni scorsi, don Morandi ha inviato alle parrocchie una lettera in vista delle elezioni amministrative ed europee dell’8 e 9 giugno.

In sostanza, come esplicita chiaramente l’arcivescovo, chi vuole candidarsi in qualsiasi lista deve dimettersi da ruoli di responsabilità in diocesi o nelle parrocchie. «Reputo opportuno disporre che quanti intendano candidarsi in qualsiasi lista alle prossime elezioni debbano dimettersi da ruoli di responsabilità ricoperti in diocesi o nelle parrocchie, pertanto saranno senz’altro declinati gli incarichi pastorali diocesani o quelli nei consigli parrocchiali - scrive l’arcivescovo - con l’occasione rinnovo tale divieto anche per coloro che rivestono mandati ministeriali». Don Morandi, inoltre, scrive che «non sarà possibile ospitare nelle chiese e nelle strutture diocesane e/o parrocchiali incontri o dibattiti in vista della tornata elettorale; ciò per evitare che i nostri ambienti possano diventare luoghi di campagna elettorale».

Una lettera che sta facendo discutere, mentre in un altro passo si specifica che «è pacifico il diritto dovere dei cittadini cattolici, come di tutti gli altri cittadini, di cercare sinceramente la verità e di promuovere e difendere con mezzi leciti le verità morali riguardanti la vita sociale, la giustizia, la libertà, il rispetto della vita e degli altri diritti della persona - spiega don Morandi, citando una nota della Congregazione per la dottrina della fede - nel contempo è doveroso insistere nella distinzione dei ruoli e dei servizi resi nella comunità ecclesiale da quelli approntati nel consesso civile». La lettera si conclude con la citazione di Papa Francesco sulla politica, «una vocazione altissima», e l’auspicio che tanti fedeli abbiano l’aspirazione «a servire a diversi livelli la comunità».l