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A Baggiovara

Modena, paziente devasta il reparto di Psichiatria: "Danni per 100mila euro"

Gabriele Canovi
Modena, paziente devasta il reparto di Psichiatria: "Danni per 100mila euro"

L’uomo ha sradicato una porta e seminato il panico nel reparto Infermieri barricati in guardiola: «Dopo le 20 non c’è la vigilanza, siamo in pericolo»

17 febbraio 2024
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Un paziente che ha staccato una porta usando come ariete per distruggere il reparto e gli infermieri barricati nella guardiola. Il tutto subito dopo un primo intervento effettuato dalle forze dell’ordine che avevano già provato a placare la furia del paziente, poi arrestato.

Siamo all’ospedale di Baggiovara, nel reparto di Psichiatria: è lì che ieri mattina, alle 5.30, un paziente straniero ricoverato ha letteralmente messo a soqquadro l’intero reparto, distruggendo tutto quello che gli capitava davanti. Ma soprattutto, ha messo a repentaglio l’incolumità degli altri pazienti e dei professionisti che in ospedale ci lavorano.

E sono stati proprio gli infermieri a evitare il peggio, uscendo dalla guardiola, dove si erano barricati, e salvando un paziente dopo l’altro. Nessuno di loro, come riportato dall’Azienda sanitaria, è rimasto ferito. Gravi invece le conseguenze per l’organizzazione del servizio: alla luce dei gravi danni al reparto, infatti, tutte le 16 persone ricoverate sono stati «trasferiti temporaneamente presso altre strutture».

Un episodio choc – come testimoniano le immagini che potete vedere qui di fianco – che porta alla luce un fatto altrettanto sconvolgente: «Gli infermieri ci segnalano che i vigilantes restano al lavoro solo fino alle 20 e i turni di notte sono sguarniti, lasciando alla mercè del destino i quattro infermieri in servizio. Così, davvero, non va». La denuncia arriva da Gennaro Ferrara, segretario generale di Cisl Fp.

«Non sappiamo più in che lingua spiegarlo all’Azienda Usl – continua Ferrara – il servizio psichiatrico di Diagnosi e cura che prende in gestione persone con gravi patologie e dipendenze è una bomba a mano che non può essere gestita a cuor leggero. Parliamo di fatto della terapia intensiva della psichiatria, che prende in carico persone di tutti i tipi: soggetti scarcerati e molto aggressivi, con pericolosità sociale. Minorenni, persone dalla strada e dall’ospedale. Fonti ufficiose parlano di decine di migliaia di euro di danni, una prima stima non è lontana dai 100mila euro». Quanto ai pazienti trasferiti, la Cisl avverte che «entro lunedì bisognerà capire in che modo riorganizzare il personale» e annuncia che darà «battaglia se l’azienda deciderà di mettere in ferie i lavoratori. Parliamo di professionisti che possono essere impiegati per dar man forte in altri reparti».

Dopodiché, si apre una riflessione enorme sulla sicurezza della rete dei servizi di diagnosi e cura psichiatrica: «Mettiamole in fila – prosegue Ferrara – nello stesso servizio a Correggio, abbiamo denunciato ad inizio anno violenze indicibili sul personale, perfino uno scalpo fatto ad una infermiera e il tentato omicidio di un suo collega. Qui il film si ripete e ribadiamo la domanda: bisogna cambiare regole di ingaggio, non può essere che siano lasciati soli gli infermieri che lavorano in questo servizio, che ha una pericolosità elevata. Non basta la videosorveglianza e avremo premura di chiedere ad Ausl se reparto di Baggiovara era perfettamente funzionante. Occorre la presenza di un posto di polizia e una vigilanza che abbia potere di intervento, altrimenti stiamo dicendo agli infermieri di dover lavorare sottoposti a rischi enormi».

Denuncia che arriva anche dal sindacato Fials (Federazione italiana autonomie locali e sanità): «Abbiamo chiesto un confronto immediato all’azienda – commenta Giuseppina parente subcommissario Fials di Modena e Reggio – e faremo picchetti proteste davanti all'ospedale di Baggiovara. Ne abbiamo già organizzato uno per sabato 2 marzo: manifestiamo solidarietà ai dipendenti. Chiediamo all’azienda delucidazioni e come sia possibile che si verifichino violenze così».l