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Modena, si finge carabiniere e truffa un'anziana: condannato a pagare 20mila euro

di Stefania Piscitello
Modena, si finge carabiniere e truffa un'anziana: condannato a pagare 20mila euro

Il 40enne l’aveva chiamata dicendo che il nipote aveva avuto un incidente

20 febbraio 2024
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MODENA. Aveva telefonato insieme a un complice a un’anziana riferendole che suo nipote aveva investito un motociclista. Un incidente molto grave, che aveva procurato profonde lesioni al centauro.

Per questo servivano immediatamente soldi per risolvere la situazione: così un uomo, un 40enne, era riuscito a truffare l’82enne facendosi consegnare 300 euro e molti monili d’oro. Ieri mattina l’uomo, assistito dall’avvocato Valentino Di Ludovico, è stato condannato al termine del rito abbreviato a un anno e dieci mesi di reclusione; dovrà anche pagare alla vittima una provvisionale di 20mila euro. Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a tre anni e quattro mesi, la parte civile una condanna e un risarcimento da 300mila euro. Andiamo con ordine e riavvolgiamo il nastro della vicenda. La truffa si è verificata il 27 luglio del 2023 a Modena. Teatro della vicenda, per la precisione, via Vigevano.

Tutto inizia quando l’uomo telefona all’anziana. Il copione è dei più classici. Dice alla donna che il nipote ha avuto un grave incidente e ha travolto un motociclista che è rimasto ferito in modo pesante. L’82enne, ovviamente è sconvolta: anche perché la voce dall’altro capo della cornetta riferisce di chiamare dal tribunale di Modena.

La truffan va avanti: sì, perché l’accusa è che alla donna sia poi arrivata una seconda telefonata – con l’aiuto di un complice rimasto ignoto – da un presunto assicuratore.

Insomma, la richiesta è chiara: denaro e in generale oggetti di valore, quindi gioielli. E al più presto, vista la gravità della situazione.

L’anziana così è caduta nel tranello e ha consegnato al truffatore i contanti e i suoi gioielli, ricordi di una vita. La denuncia, però, ha permesso di individuare il 40enne che è stato accusato di truffa e che ieri, come detto, è stato giudicato in tribunale a Modena con rito abbreviato, che prevede lo sconto di pena di un terzo in caso di condanna.

Oltre alla reclusione – il giudice ha confermato i domiciliari – , dovrà risarcire la vittima. La cifra stabilita dal tribunale ammonta a 20mila euro.l