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Modena, residenti e commercianti sul sottopasso di via Morane: «Saranno disagi assurdi. È da eliminare Gigetto»

di Paola Ducci
Modena, residenti e commercianti sul sottopasso di via Morane: «Saranno disagi assurdi. È da eliminare Gigetto»<br type="_moz" />

Rabbia e preoccupazione dopo l’annuncio del sindaco: «Significa due anni di problemi, qui già non si circola...»

21 febbraio 2024
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MODENA Più che un sottopasso in via Morane servirebbe lo stop definitivo di Gigetto, la pensano così residenti e commercianti che, al solo pensiero di «fare la fine di via Panni» con quasi due anni di disagi, deviazioni, chiusure e percorsi alternativi, invocano la fine del treno Modena-Sassuolo.

LE REAZIONI/1
La notizia comunicata lunedì sera manca ancora di tempistiche certe, ma è il futuro. Rispetto a via Panni, qui l’operazione è un po’ più complessa, sia per i volumi di traffico che transitano su via Morane, sia perché lo spazio sul quale si andrà a intervenire è piuttosto stretto. Anche per questo, la viabilità della zona sarà completamente modificata, con la realizzazione di una nuova strada, collegata da due nuove rotatorie, che sostanzialmente porterà a “tagliare” dalla Stazione piccola all’area di fronte al parcheggio del supermercato, evitando l’incrocio Morane-Gobetti.
«Ma come sempre l’amministrazione comunale decide senza condividere o comunque informare noi commercianti dell’idea – tuona Marcello Marchesi, titolare di "Marchesi Pelletteria" su via Morane – Nessuno discute il nuovo sistema di viabilità che comprende un sottopassaggio, sicuramente avrà dei vantaggi, ma quali saranno i tempi di realizzazione? Noi non possiamo nemmeno ipotizzare che via Morane possa rimanere chiusa al traffico tanto tempo quanto lo è stata via Panni. Ciò significherebbe fare definitivamente chiudere tutte le attività della via». Marchesi, non ha dubbi nel ritenere che la soluzione migliore sia un’altra: quella di fermare per sempre Gigetto.

LE REAZIONI/2
«È quello che tutti noi commercianti e che i residenti di zona auspicano e suggeriscono da anni – aggiunge Marco Ferramosca, titolare della tabaccheria “Il sogno” – ormai è noto che Gigetto è utilizzato pochissimo e la maggior parte delle persone che si servono di mezzi pubblici per la tratta Modena-Sassuolo utilizzano l’opzione su gomma. Quindi, che senso ha fare un investimento così importante, quando si potrebbe risolvere diversamente. Si è fatta una valutazione sul bilancio effettivo di Gigetto? Se si chiuderà via Morane per un lungo periodo che ne sarà delle nostre attività commerciali?».
E anche i residenti che si incontrano camminando su via Morane non hanno dubbi nel ritenere che «una soluzione andava sicuramente trovata – afferma la signora Eleonora Scaltriti- non appena scendono le sbarre si crea una coda pazzesca che nelle ore di punta arriva fino in fondo alla via, ma di certo quella di un altro sottopassaggio a noi, che abitiamo qui nei d’intorni, non ci sembra proprio la soluzione migliore: tutto per salvare un collegamento ferroviario ormai utilizzato pochissimo».

LE REAZIONI/3
E se qualcuno è pronto ad affermare che forse prima di via Panni andava risolto il problema delle sbarre di via Morane, «ben più impattante», anche i giovani avanzano perplessità sull’opera futura e sulle sue tempistiche. «Da una parte siamo felici che finalmente via diverrà più scorrevole – concludono Jennifer Pifferi e Melrose Hernandez, commesse del “Forno Cristini” – ma che francamente, dopo aver letto sui giornali di questo grande stravolgimento della zona non nascondiamo di avere un po’ paura di perdere il posto di lavoro. Forse salutare definitivamente Gigetto e rendere la linea ferroviaria Modena-Sassuolo una pista ciclabile, magari con la costruzione di un sovrappasso, crediamo possa essere in assoluto la soluzione migliore e più sostenibile».