Modena, prima lo immobilizza per rapinarlo del cellulare, poi gli restituisce la sim
Episodio shock di pomeriggio in via Tamburini: un 31enne spinto e gettato a terra La vittima: «È scappato con soldi e cellulare»
MODENA È stato spinto da dietro, gettato a terra e poi immobilizzato dal suo rapinatore. Era a pancia in giù mentre ascoltava quelle parole che ripete a fatica: “Dammi subito tutto quello che hai”. È lo stesso Christian a raccontare dell’episodio shock accaduto giovedì pomeriggio in via Tamburini.
L'AGGRESSIONE
Lo fa con grande amarezza e con quel sentimento di paura e disagio che può cogliere anche giovane di 31 anni pieno di entusiasmo. «Ci sono rimasto male – ammette – è successa davvero una cosa brutta che non dovrebbe mai capitare. Penso a tutti quelli a cui potrà succedere in futuro e che, a me, sarebbe potuta andare decisamente peggio». Si ritiene quasi “fortunato” Christian: fortunato perché la rapina non è degenerata.
IL RACCONTO
«Stavo andando a prendere il furgone della ditta per cui lavoro, lo avevo parcheggiato in via Tamburini, tra l’asilo e i campi da calcio». Poi a un certo punto è caduto a terra, dopo che qualcuno l’aveva spinto da dietro: «Sentivo il suo fiato sul collo e le sue braccia, non vedevo altro se non il suo volto coperto da scaldacollo e cappuccio della felpa – racconta – Ero immobilizzato e lui mi era sulla schiena. Mi teneva fermo, poi mi ha ordinato di dargli quello che avevo». Così, Christian, con grande freddezza, gli ha consegnato il telefono e le poche banconote che aveva in tasca: «Trenta euro – conclude Christian – poi l’ho implorato di restituirmi almeno la sim del cellulare. Lui l’ha estratta e me l’ha lanciata, restituendomela, prima di scappare in direzione via Sassi».