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Modena, Diminuiscono i mutui e le vendite delle case. Oltre 850 liquidazioni

Modena, Diminuiscono i mutui e le vendite delle case. Oltre 850 liquidazioni<br type="_moz" />

Calano le nuove società, ma l’industria regge

28 febbraio 2024
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I modenesi comprano meno case e accendono un numero minore di mutui.

Il Consiglio Notarile di Modena registra per il 2023 «un importante rallentamento in ambito immobiliare» a Modena e in provincia.

Gli statistici del Consiglio hanno passato in rassegna 34.526 atti pubblici e 6.370 scritture private per un totale che supera i quarantamila documenti relativi all’anno appena trascorso.

Meno case, meno mutui

I contratti per acquistare case erano 12.370. Più di 33 al giorno se si vuole, ma meno dei 13.650 del 2022 (1.280 in meno in un anno) e anche dei 13.571 del 2021.

Il valore rimane superiore rispetto ai 10.220 atti di compravendita immobiliare per case del 2020 e ai 10.900 netti del 2019. In un anno tali atti si sono ridotti di 1.280 unità: sette ogni due giorni.

La diminuzione per i mutui è ancora più significativa. Nel 2022 ne erano stati fotografati 6.433, l’anno dopo sono scesi a 4.971: 1.462 in meno in un anno, quattro in meno al giorno.

Boom di scioglimenti

Gli statistici hanno osservato 433 operazioni di scioglimento e liquidazione nel 2023 soltanto per le società di capitali. Aggiungendo le 420 analoghe operazioni per le società di persone il totale sale a 853.

Entrambi i dati sono in aumento: nel 2022 gli scioglimenti (o liquidazioni) di società di capitali erano state 398 e quelle delle società di persone 314: 106 in meno.

“Costruzioni” in calo

Diminuiscono anche le costruzioni di nuove società: nel 2023 ne sono state create 1.382 contro le 1.458 dell’anno prima.

Il calo di 76 società in senso assoluto può essere analizzato anche in base alla categoria. Le società di capitali nuove passano da 1.273 a 1.214 ovvero 59 in meno.

Le rimanenti 17 in meno vanno ricondotte invece alle nuove società di persone, passate dalle 185 costituite nel 2022 alle 168 del 2023.

L’industria “tira”

Alla luce di quanto detto, non deve sorprendere che gli atti di acquisto delle aziende sono pressoché invariati: erano 560 nel 2022, risultano 559 nel 2023.

Ridotta anche la variazione negli atti di acquisto di terreni agricoli: si passa dai 1.179 di due anni fa ai 1.185 del 2023.

La vera novità riguarda gli acquisti di immobili a uso artigianale e industriale. Nella categoria rientrano 629 atti del 2023, 75 in più rispetto ai 554 fatti segnare nell’anno precedente.

Le nomine

I dati sono stati presentati nel corso dell’assemblea del Consiglio di lunedì scorso. L’assemblea ha confermato i consiglieri Carlo Camocardi, Antonio Diener, Mara Ferrari (con incarico di tesoriere), Flavia Fiocchi e Angela Scudiero.