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Elezioni 2024

Carpi, caos sul video “anti-Taurasi”

Gabriele Canovi
Carpi, caos sul video “anti-Taurasi”

Clima avvelenato da un filmato anonimo alla vigilia delle primarie nel centrosinistra

01 marzo 2024
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Dieci anni fa esatti, oggi. Era il 2 marzo 2014: l’ultima volta che il centrosinistra sceglieva lo strumento delle Primarie per scegliere il candidato sindaco. Alberto Bellelli contro Roberto Arletti e un netto 70 a 30 (in punti percentuali) che si trasformò in dieci anni di governo Bellelli.

LA NUOVA SFIDA

Oggi, a sfidarsi, ci sono Riccardo Righi e Giovanni Taurasi. Assessore all’Urbanistica e architetto il primo; dipendente della Regione ed ex presidente del Consiglio comunale il secondo. Nessuna tessera di partito in tasca e una storia politica breve contrapposta a una lunga militanza nel Pd. Una città “colorata” che deve ambire a un futuro importante per Righi, contro una città che deve “curarsi” e trovare il coraggio di affrontare la seconda parte di una maratona per Taurasi.

IL CASO VIDEO

Insomma, due profili e due filosofie diverse. Fra meno di 24 ore gli elettori del centrosinistra saranno chiamati a scegliere: un voto che arriva dopo due faccia a faccia al cinema e dopo che il clima si è scaldato in maniera esponenziale. Proprio ieri l’ultima scintilla che ha scatenato il caos: un video anonimo anti-Taurasi (in cui venivano screditate alcune sue proposte) circolava in rete e ha fatto il giro delle chat, portando il presidente del Comitato di garanzia Bergianti a inviare una lettera ufficiale «in cui si chiedeva a Righi e al suo comitato elettorale di non diffondere il filmato». In base al regolamento delle primarie, infatti, l’intervento del Comitato di garanzia è un atto necessario quando esce materiale che scredita uno dei candidati, anche se la fonte, come in questo caso, non è il rivale che non l’ha nemmeno diffuso. Una decisione, quella del presidente Bergianti, che ha scatenato il caos all’interno del Comitato di garanzia stesso.