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L’indagine

Pavullo, i Ris trovano nuove tracce in casa: attesa per una svolta sull’omicidio Iacconi

Daniele Montanari
Pavullo, i Ris trovano nuove tracce in casa: attesa per una svolta sull’omicidio Iacconi

Al setaccio l’abitazione dov’è stato trovato il corpo del 54enne

06 marzo 2024
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Pavullo Macchie di sangue e altre tracce da identificare.

Sono i principali elementi emersi martedì a Pavullo durante il sopralluogo dei carabinieri del Ris di Parma nell’abitazione sulla Giardini all’Acquabuona dove il 20 gennaio scorso è stato ritrovato il cadavere di Giovanni Iacconi. La salma del 54enne era sotto al letto, in avanzato stato di decomposizione, avvolta in un panno. Per l’accaduto è indagato con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere l’amico 27enne brasiliano che Iacconi ospitava da tempo. Ma che si è volatilizzato.

Gli specialisti del Reparto Investigazioni Scientifiche hanno svolto accertamenti tecnici irripetibili su delega della Procura (pm Lucia De Santis) insieme ai colleghi carabinieri di Pavullo. Ammessi anche i due avvocati coinvolti nel caso: Simone Agnoletto, legale d’ufficio del brasiliano, e Mauro Molesini, che tutela il fratello e la sorella di Giovanni.

Le operazioni sono iniziate poco prima delle 10 per proseguire fin verso le 13.30. I Ris hanno passato al setaccio tutta l’abitazione, a partire ovviamente dalla camera da letto al piano superiore dove è stato rinvenuto il cadavere. Da quanto trapelato, sono state effettuate analisi con il Luminol, che ha permesso di rinvenire tracce di sangue nel piano superiore. Ma potrebbero anche essere dovute solo allo spostamento della salma. Dai primi risconti dell’autopsia infatti si sospetta una morte per strangolamento, non con l’uso di armi. Sono poi state repertate numerose altre tracce, per chiarire la dinamica di quanto accaduto e capire se ci sono state terze persone coinvolte nell’omicidio. O che hanno aiutato a nascondere il cadavere con tanta cura.

Per tutto il pomeriggio poi i carabinieri di Pavullo hanno passato al setaccio tutta l’abitazione, alla ricerca di altri elementi utili, al di là delle analisi scientifiche.

«Devo dire che ho assistito a rilievi estremamente curati all’interno dell’abitazione – nota l’avvocato Agnoletto – ora attendiamo la relazione che verrà depositata in Procura per conoscere le risultanze. Io purtroppo non sono ancora riuscito a mettermi in contato con il mio assistito: non ha mai risposto neppure via email». «Attendiamo con fiducia i risultati per cercare di capire di più su quanto avvenuto all’interno dell’abitazione – commenta l’avvocato Molesini – credo che i carabinieri abbiano fatto un ottimo lavoro, speriamo possano arrivare elementi importanti»