Gazzetta di Modena

Modena

L’appuntamento

Voci, parole, musica, danza: un palcoscenico d’arte

Voci, parole, musica, danza: un palcoscenico d’arte

Anche tanti giovani talenti hanno aderito al progetto

12 marzo 2024
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Invivavoce è, a tutti gli effetti, una riflessione artistica. E sul palco saliranno diversi talenti della scena abituati al palcoscenico.

È il caso, ad esempio, di alcune voci già conosciute. Tra tutte Prim, Irene Pignatti, protagonista due anni fa a X-Factor. Porterà in scena “Da sola”, uno dei suoi ultimi pezzi, scritto con Luca Jacoboni.

Grande attesa anche per il duo modenese Opposite, composto da Francesca Basaglia e Camilla Ronchetti:Maledirò Parigi” è il loro testo dedicato ad una amica.

Non passerà inosservata nemmeno la voce di Cecilia Preste, giovane cantante modenese con una formazione musicale d’eccellenza che interpreterà “Non insegnate ai bambini” di Giorgio Gaber.

Uno dei momenti più toccanti sarà sicuramente quello animato dalla canzone “Nessuna conseguenza”, un brano di Fiorella Mannoia che verrà riproposto sul palco da Giorgia Amati.

Una coreografia aerea con tanto di voce è quella che disegnerà sul palco il gruppo di Equilibra: oltre alle danzatrici sarà Francesca Bernardi ad esibirsi con “Every breath you take”.

Tutte le musiche saranno accompagnate, con anche diversi intermezzi durante la serata, da Gustavo Savino, medico molto noto e, per l’occasione, pianista d’eccezione.

Ci sarà tanta arte sul palco, dalla poesia ai reading, con una parte attoriale che sarà affidata, per cucire un copione molto articolato e complesso, a Noemi Felicani e Massimo Pasqualin, con già una grande esperienza di palco anche fuori dalle scene modenesi: anche la loro voce si sentirà, e non poco.

Uno spettacolo corale al quale hanno risposto presente le scuole di danza del territorio che già con il Csi propongono durante l’anno diversi appuntamenti culturali: da Backstage a LaCapriola, passando per Tersicore, Kinesfera e Talentho.

Emozionante, circa a metà serata, un momento di teatro inclusivo curato da Officina delle Api. Insomma, due ore di riflessioni, ma anche due ore di arte per dare testimonianza.