Il grande cuore di San Prospero. Raccolti 3mila euro per la Tanzania
Donato un acquedotto alla scuola primaria e all’ostello del villaggio di Mbingu
L’acqua potabile è arrivata alla Louis Primary School di Mbingu, in Tanzania. Il progetto di Jacopo Rebecchi, 20 anni, è diventato realtà grazie alla generosità dei suoi concittadini.
A novembre scorso, il giovane sanprosperese ha infatti organizzato una raccolta fondi per l’acquisto e l’installazione di un nuovo acquedotto che purificasse l’acqua della scuola elementare dove ha lavorato come volontario ad agosto 2023. Il viaggio in Africa è durato più di un mese e il ragazzo, che studia Scienze Politiche all’università di Bologna, si è affezionato molto ai bambini e ai docenti della scuola.
Tornato a San Prospero, ha deciso di indire una raccolta fondi, aiutato dall’assessore alla Cultura, Antonio Capasso. L’occasione perfetta per il “Drinking water supply project” si è creata grazie allo spettacolo “Ciak si canta”, organizzato da Silvia Trazzi e Giancarlo Corradini nell’auditorium Volmer Fregni. L’intero ricavato dell’evento, 1.660 euro, è stato infatti destinato al progetto di Jacopo. «La comunità di San Prospero – commenta l’assessore Capasso – ha compiuto un gesto bellissimo. Il nostro territorio continua a esprimere una grande generosità e come amministrazione comunale non possiamo che essere molto orgogliosi di questo».
La generosità
Ma non è finita qui, perché nei mesi seguenti i cittadini hanno effettuato ulteriori donazioni, portando la somma raccolta a quasi 3mila euro. «La cifra complessiva – spiega Jacopo – è riuscita a coprire sia il costo del progetto, che ammontava a 2.750 euro comprensivi di acquisto e posa in opera del sistema idraulico, sia i costi di transazione e di cambio. Ora l’acquedotto è dotato di una pompa, un sistema di filtraggio e una tanica da 5mila litri ed è in grado di portare acqua nelle due strutture della Louis Primary School di Mbingu e nell’ostello in cui vivono più di 50 bambini».
Durante il mese di volontariato, il giovane ha insegnato inglese nelle classi, organizzando attività con bambini dai 4 ai 12 anni. «Il preside della scuola – continua – e gli alunni mi hanno ringraziato tantissimo e hanno espresso la più sincera gratitudine nei confronti di tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita del progetto. Mi unisco a loro e ringrazio di cuore tutti i donatori».