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Modena, amianto nel cantiere ex Civ&Civ. Interviene Conad: «Presto verrà rimosso»

di Gabriele Canovi
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Il direttore di Rete Emilia Conad Nord ovest sul nuovo polo logistico alla Sacca: «I residenti stiano tranquilli: nessun valore allarmante su polveri e qualità dell’aria»

28 marzo 2024
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MODENA L’amianto, quello visibile, era stato interamente smantellato come da accordi. Poi, abbattendo il fabbricato dell’ex Civ&Civ – primo passo per costruire il polo logistico Conad alla Sacca – sono emerse «lastre di amianto non visibili che verranno rimosse del tutto entro i primi giorni di aprile». Questa novità ha portato all’interruzione dei lavori, ma, parola di Conad, «i residenti possono stare tranquilli perché non è stato rilevato nessun valore allarmante su polveri e qualità dell’aria».

IL PUNTO
A fare il punto sul caso dell’amianto nel cantiere dell’ex Civ&Civ ed a rasserenare i cittadini della Sacca è Michele Orlandi, direttore di Rete Emilia Conad Nord Ovest. «Le preoccupazioni sono comprensibili – afferma Orlandi – ma ci tengo a dire, proprio per non fare allarmismo, che abbiamo seguito tutta la prassi prevista dalla legge, passo dopo passo, effettuando ogni verifica necessaria». Per capire meglio la vicenda serve fare un passo indietro: «Quando abbiamo comprato l’area – spiega – nel contratto d’acquisto era specificato che tutti i costi della rimozione dell’amianto visibile erano a carico del venditore. E così è stato: l’hanno smantellato tutto. Poi, abbattendo il fabbricato, abbiamo trovato lastre “nascoste” nella congiunzione tra il sottotetto e lo stabile stesso».

L'INTERVENTO
I lavori sono stati immediatamente fermati ed è partito un iter di controlli: «Abbiamo informato Ausl e Comune– prosegue – e proceduto con la misurazione della qualità dell’aria e delle polveri. Per precauzione, poi, abbiamo commissionato, ad una ditta specializzata, un ulteriore esame sempre sull’eventuale presenza di polveri tossiche senza riscontrare dati allarmanti». Nei giorni scorsi, dopo le preoccupazioni del comitato di residenti “Villaggio Europa”, il caso è stato portato anche in consiglio comunale dal Movimento 5 Stelle: «Abbiamo parlato con i cittadini, che ci avevano contattato – conclude Orlandi – da parte nostra c’è stato un grande senso di responsabilità, seguendo tutta la prassi consolidata, e consapevoli del fatto che quando si lavora con edifici vecchi come quello in questione non è poi così raro imbattersi in residui di amianto. Siamo anche certi che il polo logistico sarà un edificio in armonia con la città e, nello specifico, con il quartiere: vogliamo fare qualcosa di bello».