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In zona Novi Sad

Modena, spacciavano vicino alle scuole: arrestati due fratelli di 15 anni

Modena, spacciavano vicino alle scuole: arrestati due fratelli di 15 anni<br type="_moz" />

Controllo di polizia di Stato e Locale nei pressi della stazione delle corriere

28 marzo 2024
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MODENA La polizia di Stato di Modena e la polizia locale cittadina hanno arrestato due fratelli italiani di 15 anni trovati in possesso - ai fini di spaccio - di alcune dosi di droga. A questo reato si aggiunge l’aggravante di aver ceduto la sostanza stupefacente a minorenni e nelle vicinanze delle scuole.

L'ARRESTO
L’arresto è scattato nella giornata di lunedì quando, durante alcuni controlli proprio legati alla prevenzione dello spaccio nella zona della stazione delle autocorriere e del vicino parco Novi Sad, gli agenti hanno notato i due ragazzi nell’atto di vendere ad altri due minorenni una dose. Dose risultata poi essere – da successiva prova narcotest – hashish per un peso complessivo di 1,1 grammi. Nonostante un iniziale tentativo di fuga, i due giovani sono stati fermati ed identificati non senza qualche difficoltà da parte delle forze dell’ordine.

I RAGAZZI
Uno dei due, che teneva ancora in mano un coltello a scatto, aveva nascosto altri 26 grammi di hashish. Il fratello, trovato anche lui in possesso di ulteriori 15 grammi di stupefacente, ha opposto resistenza nei confronti degli agenti dimenandosi per evitare il controllo. Azione, questa, che comunque è stata stoppata da parte dei poliziotti intervenuti sul posto.
La perquisizione è stata estesa anche nell’abitazione degli adolescenti dove sono stati trovati e sequestrati – proprio nella camera da letto dei due fratelli – 180 euro in contanti, un bilancino di precisione e un coltello ancora sporco di hashish.

SPACCIO
I due minorenni erano già noti alle forze dell’ordine e destinatari di un «ammonimento» oltre che del divieto di accesso ai locali pubblici. Erano infatti stati ritenuti socialmente pericolosi in quanto parte di un gruppo di giovani che avevano creato già diversi problemi.
I due ragazzini sono così stati associati presso l’Istituto penitenziario minorile di Bologna.
Inoltre nella giornata nella giornata di ieri, il giudice per le indagini preliminari, all’esito dell’udienza in tribunale , ha convalidato l’arresto e applicato agli indagati la misura cautelare della permanenza in casa.