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L'azienda di viale Menotti: «A Modena il cuore della Maserati, continueremo a produrre in Italia»

L'azienda di viale Menotti: «A Modena il cuore della Maserati, continueremo a produrre in Italia»

Così Grasso, Ceo del Tridente, ieri a Rimini per il Folgore Day

15 aprile 2024
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MODENA Ieri a Rimini Maserati ha riunito stampa e addetti ai lavori per l‘atteso Folgore Day: un evento che nell’anniversario dei 110 anni del costruttore modenese, costellati da una storia di successi commerciali, con la creazione di alcune tra le vetture più iconiche della storia del motorismo internazionale, e agonistici, grazie ai numerosi successi iridati nel motorsport di livello, segna ufficialmente l’ingresso nella nuova dimensione elettrica, dove la gamma Folgore è pronta a dominare e rappresentare nel mondo il futuro del brand.

LE DICHIARAZIONI
«Siamo 100% Made in Italy, progettiamo, sviluppiamo e produciamo al 100% in Italia. Lavoriamo per esportare in 70 Paesi, esportiamo l’84% dei nostri prodotti».
Lo ha detto Davide Grasso, Ceo di Maserati (gruppo Stellantis) a Rimini.
«Modena è stata, è e continuerà a essere il cuore pulsante di questo brand incredibile. Nel nostro quartier generale in Viale Ciro Menotti c’è la fabbrica automotive più antica d’Italia ed è ancora operativa. Siamo qui, siamo in Italia, continueremo a restare in Italia e continueremo a guidare l’innovazione e il futuro dell’automotive di lusso», ha aggiunto.

SUL MERCATO
La gamma full electric o Folgore di Maserati sarà completata nel 2028 con il lancio della Quattroporte, inizialmente prevista per il 2025. Il target del 2028, comunicato a inizio anno, è in anticipo di due anni rispetto a quanto precedentemente indicato. Dopo la Grecale e GranTurismo Folgore, tocca alla GranCabrio che sarà svelata ai Folgore Days a Rimini. Nel 2025 invece toccherà alla MC20 Folgore.
«Il mondo si sta muovendo verso l’elettrico in modo diverso e in quanto brand del lusso vogliamo dare la possibilità ai nostri clienti di scegliere la motorizzazione», ha ribadito Grasso al Folgore Days. Sulla fine della produzione del termico «non voglio vincolarmi a date, il target rimane il 2028. Ma potrà variare nei vari mercati in base alla domanda».