Martedì è stata un’altra giornata di neve, a Frassinoro riaprono le scuole
Allarme da Fanano: «Sentieri per le escursioni rovinati, la Regione ci aiuti»
Posto giusto, momento sbagliato. Anche martedì mattina gli abitanti dell’Appennino si sono risvegliati al bianco, per il secondo giorno consecutivo. E se pur in quantità minore rispetto a lunedì, i fiocchi di neve non sono mancati e le temperature continuano ad essere vicino allo zero, ben al di sotto della media stagionale. La grande assente di questo inverno ha deciso di tenersi per un gran finale, decisamente tardivo, con più danni che benefici. In due giorni al Passo delle Radici, oltre 1500 metri di altitudine, è caduto quasi mezzo metro di neve, ma già i 600 metri di Fanano sono bastati per vedere accumuli di 10 centimetri. È quella che secondo la tradizione veniva chiamata “neve del cucco”, dal nome dell’uccellino, il cuculo, che con il suo canto inaugura la primavera. Ma se qualcuno pensa di poter tirare fuori tuta e sci si sbaglia di grosso. «Aprire gli impianti adesso? Sarebbe impensabile riuscire a mettere tutto di nuovo in sicurezza», puntualizza Luciano Magnani, presidente del Consorzio Cimone.
La nevicata ha coinvolto tutta la montagna modenese, in particolare sopra i mille metri di altitudine: Passo delle Radici, Frassinoro, Montefiorino, Sestola, Fanano, oltre che nella zona di Montese e Zocca. I tecnici della Provincia, coadiuvati dagli spalaneve comunali, hanno rimontato in fretta pale e catene. Così la viabilità non ha tremato e, al momento in cui andiamo in stampa, tutte le strade risultano percorribili. A Frassinoro, unico comune a chiudere le scuole elementari e medie, tutto rientra alla normalità: «Oggi (mercoledì, ndr) le scuole saranno regolarmente aperte – assicura il vicesindaco Giancarlo Palandri – Le strade sono accessibili grazie all’intervento dei mezzi spalaneve e tutte le criticità, legate più che altro alla caduta di rami, sono state risolte. Credo nei punti più alti si sia arrivati anche a 45/50 centimetri».
Anche a Sestola la coltre è stata abbondante, ma «grazie al lavoro sinergico con la Provincia, che ringrazio, è tutto sotto controllo, le strade sono pulite e le scuole aperte – fa sapere il sindaco Fabio Magnani - Ieri ha nevicato solo in mattinata e complessivamente siamo arrivati a 35 centimetri circa. Speriamo la parentesi si chiuda qui, così che non ci siano ulteriori danni alle piante».
I grattacapi maggiori alla viabilità e alla sicurezza in generale sono stati causati dalla vegetazione. Con la fioritura già in stato avanzato diversi rami si sono piegati e sono finiti in strada, fortunatamente senza gravi conseguenze. Mentre a Montefiorino fari puntati specialmente sul torrente Dolo. «La piena sembra essere sotto controllo – esordisce il sindaco Maurizio Paladini – ma c’è stata qualche erosione alle sponde. La neve si sta già sciogliendo e sarà importante tenere d’occhio scoline e corsi d’acqua in generale. Le strade sono pulite e libere da rami e piante, la sicurezza è garantita su tutto il territorio. Poi nei prossimi giorni faremo la conta dei danni».
Le quote più basse non sono state risparmiate, esempio lampante Fanano, dove dai 10 centimetri misurati in paese si è arrivati vicino ai 30 nelle frazioni di Ospitale e Canevare. Il sindaco Stefano Muzzarelli chiede che «la Regione intervenga con ristori per la rete escursionistica, sicuramente danneggiata da questa nevicata inaspettata. Il problema più grosso sono state le piante: i nostri tecnici insieme ai vigili del fuoco hanno risolto parecchie problematiche legate alla caduta di rami. Sicuramente nei boschi, dove passano i nostri sentieri, sarà ancora peggio. Ci sarà parecchio lavoro da fare, mi auguro che la Regione ci aiuti».
Complici le temperature più invernali che primaverili, nella serata di ieri erano attivi anche i mezzi per la salatura delle strade, specie quelle a maggior rischio di gelate notturne.