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Bologna aumenta treni e corse. Più soluzioni anche per Modena

di Mattia Vernelli
Bologna aumenta treni e corse. Più soluzioni anche per Modena<br type="_moz" />

Da dicembre un regionale in più all’ora tra i due capoluoghi

01 maggio 2024
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Grandi novità in vista, e anche qualche disagio, per il trasporto ferroviario che collega la provincia di Modena e Bologna centrale.

Il primo cambiamento è quello che entrerà in funzione da dicembre 2024 e che prevede l’aumento di corse che collegano il capoluogo emiliano con la stazione di Modena. Dalle due corse all’ora attuali si passerà a tre, vi sarà dunque un treno regionale in più. La disposizione oraria sarà la seguente: due treni regionali, uno ogni trenta minuti che ferma nelle stazioni di Samoggia, Anzola nell’Emilia e Castelfranco e un ulteriore regionale veloce, che collega le due città fermandosi solamente a Castelfranco. L’investimento è di 5,6 milioni di euro e entrerà in funzione entro fine anno, dopodiché i modenesi avranno a disposizione una mobilità rafforzata verso Bologna.

L'altro intervento di più ampia portata è quello che riguarderà la linea Vignola-Bazzano-Bologna. Qui, per vedere l’assetto definitivo, bisognerà aspettare diversi anni, il cronoprogramma attualmente non è ancora stato pubblicato. L’obbiettivo finale dell’opera è di collegare la linea Vignola-Bazzano-Bologna con la Bologna-Budrio-Portomaggiore, in modo tale che i passeggeri non debbano cambiare a Bologna centrale. Si tratta del “passante S1-SFM”: una volta completato, il treno in partenza da Vignola e diretto a Bologna centrale, non si fermerà nel binario “morto” dell’ala ovest, ma passerà sui binari centrali, proseguendo quindi verso il Veneto. Per fare ciò, la Città metropolitana di Bologna ha disposto una cadenza di un treno ogni trenta minuti, in partenza da Vignola o da Bazzano: due all’ora dunque, da far coincidere con le partenze e arrivi della linea Portomaggiore-Bologna. Dato che la linea Vignola-Bologna è binario unico da Vignola a Casalecchio Garibaldi, è necessaria una grande opera che porterà al raddoppio della linea. In aggiunta, sarà necessario l’abbattimento dei passaggi a livello presenti, che sono in tutto una decina.

Il "pacchetto"
L’opera ha un valore di 65 milioni di euro, fondi che per la maggior parte devono ancora essere reperiti, ecco perché ad oggi è impossibile stilare un cronoprogramma. Una parte dei fondi, tuttavia, sono stati trovati grazie a un finanziamento della Regione Emilia-Romagna. Si tratta di un pacchetto che comprende 5 milioni di euro, con i quali è in corso il rifacimento di un tratto di massicciata a Zola Predosa ammalorato dall’alluvione del maggio 2023, ai quali si aggiungono ulteriori 17 milioni di euro volti proprio al raddoppiamento di un primo tratto e all’abbattimento del passaggio a livello in corrispondenza di Zola Predosa.

È questa la ragione per cui da giugno a settembre, come noto, la linea ferrovia Vignola-Bologna rimarrà chiusa e sostituita dal trasporto su gomma, decisione per il quale i comitati dei pendolari si sono mossi in protesta ai possibili disagi correlati. Quest’estate sarà risanata la zona danneggiata dall’alluvione, come detto, e si inizierà con i primi interventi per il raddoppiamento del binario e l’abbattimento del passaggio a livello: il cantiere riprenderà poi nel giugno 2025, e non è da escludere che l’interruzione della linea Vignola-Bologna sarà la regola nelle estati degli anni a venire.