Gazzetta di Modena

«Una gran brutta notizia. Carpi perde non solo uno stimato professionista, ma anche un galantuomo. Condoglianze alla famiglia». Così, il sindaco di Carpi Alberto Bellelli commenta la scomparsa di Aldo Fiori, notaio molto conosciuto e stimato in città.

Il dottor Fiori è scomparso lunedì in seguito a una malattia: avrebbe compiuto 75 anni tra due mesi ed era prossimo alla pensione dopo una vita dedicata a una professione che ha amato profondamente. Una scomparsa che ha suscitato cordoglio in tutta la città, con decine di messaggi da parte delle persone che lo avevano conosciuto e apprezzato.

I funerali

L’ultimo saluto al notaio carpigiano è previsto domani alle 14.30, con partenza dalla funeral home Terracielo, in via Lenin, mentre la messa in Duomo sarà alle 15. La camera ardente è aperta presso Terracielo dalle 8 alle 19.

Decine di messaggi

Sono stati tanti, dunque, i messaggi dei carpigiani che ieri hanno voluto salutare il dottor Fiori e abbracciare la famiglia. Oltre al primo cittadino, anche il presidente del Carpi Calcio Claudio Lazzaretti, insieme a tutta la squadra, ha «accolto con sgomento la notizia della scomparsa del notaio Aldo Fiori». Il presidente Lazzaretti e il Carpi calcio ricordano così «una persona speciale, professionista di altissima levatura e profondamente legato ai colori biancorossi, oltre ad aver ricoperto il ruolo di pubblico ufficiale che redisse l’atto di costituzione della società Athletic Carpi. La società esprime le più sentite condoglianze alla famiglia - chiude la nota del presidente insieme alla squadra - al nipote Riccardo, calciatore della selezione Allievi 2008 biancorossi, e agli affetti più cari». Tanti anche i ricordi dei cittadini, che hanno posto l’accento sulla professionalità e la generosità del dottor Fiori, conosciuto anche nel resto della provincia.

Un ricordo speciale è quello della collega Flavia Fiocchi: «Trovare le parole per esprimere quello che provo è difficile - premette il notaio carpigiano - senza dubbio Aldo Fiori è stato un collega di grande spessore, un professionista attento e preparato, oltre a essere uomo di squisita gentilezza e di grande generosità. Il suo ricordo e il suo esempio rimarranno vivi a lungo nel notariato modenese, di cui è stato esponente di spicco - aggiunge Fiocchi - sedendo anche per qualche anno nel Consiglio notarile. In me, in particolare, vivranno indelebili il suo affettuoso ricordo e i suoi preziosi insegnamenti durante la pratica fatta presso il suo studio circa quarant’anni fa, ma soprattutto la sua idea di un notariato vero, per la gente e con la gente».