Modena, da Gorrieri a Lucà e Paolo Ballestrazzi. La sfida di Azione
Presentati i 30 nomi in corsa per il Consiglio
Una lista plurale, non di partito né di scopo e né per avere posti in Consiglio, bensì rappresentativa di tutta la società modenese. È in questo modo che Azione ha presentato nella giornata di ieri la propria lista di candidati per il Consiglio in vista delle elezioni dell’8 e 9 giugno. «Vogliamo dare voce a tutti coloro che amano questa incredibile città - ha spiegato Paolo Zanca, commissario di Azione Modena - che ne esaltano le potenzialità e che non ne negano certo i problemi, ma sono pronti a risolverli».
I candidati
Tra i trenta nomi presentati spicca quello del capolista Claudio Gorrieri, 70 anni, pensionato, figlio del partigiano, sindacalista e politico modenese Ermanno. Professore incaricato alla Facoltà di Economia, in passato ha collaborato con la Ferrari ed è stato nel consiglio di amministrazione di Atcm. Ma c’è anche Anna Maria Lucà Morandi, l’ex assessora della giunta Muzzarelli sfiduciata lo scorso novembre da Modena Civica la sua lista di riferimento, e poi il “vecchio leone” dei Repubblicani modenesi Paolo Ballestrazzi, e ancora Cristian Scida, operaio della New Holland, Filippo Messori, presidente dei tassisti di Modena, e Patrizia De Cosimo, dirigente Asl.
Chi c'era
Presenti all’evento, andato in scena al Caffé Concerto in piazza Grande, anche il candidato sindaco Massimo Mezzetti e il primo cittadino uscente di Spilamberto Umberto Costantini, candidato alle europee. «Abbiamo fatto un patto con i cittadini e per la città che abbiamo presentato subito dopo Pasqua - così Mezzetti - che unisce le sette liste a sostegno della mia candidatura. Si tratta di un programma su tredici obiettivi per Modena nei prossimi dieci anni. L’accordo è stato semplice: c’è stato un confronto e un dialogo fra noi che ci ha permesso, in modo costruttivo, di portare a sintesi più di trecento contributi arrivati sia dalle forze economiche, pubbliche e sociali, ma anche dagli stessi cittadini. I rapporti personali e la stima reciproca - ha concluso Mezzetti - credo abbiano aiutato molto. Tutti loro conoscono la mia storia e il mio modo di impostare il lavoro, improntato al dialogo, confronto e rispetto delle posizioni reciproche». Non poteva mancare Matteo Richetti, capogruppo di Azione alla Camera: «Credo che a Modena, rispetto a tutte le elezioni amministrative che stiamo seguendo - ha spiegato il braccio destro di Carlo Calenda - daremo vita al centrosinistra più omogeneo e riformista, che sono le caratteristiche che interessano ad Azione. Non è un mistero che quando il centrosinistra tira al populismo e al massimalismo tradisce un’ambizione di governo. Qui si è trovato un grande baricentro riformista e una sintesi sul programma che Massimo ha le capacità per tenere assieme. Un programma che guarda all’innovazione, green e digitale, senza slogan, sapendo che le trasformazioni e cambiamenti richiedono capacità di governo e tempi giusti». l