La Corte dei conti stanga l’Ausl di Modena
Gravi criticità sul bilancio 2022 con superamento del limite di indebitamento, ritardi nelle transazioni commerciali e utilizzo dei medici provenienti dalle coop. L’azienda si difende: «Turnisti esterni già calati e debito concordato
con il livello regionale»
con il livello regionale»
MODENA. L’Ausl di Modena finisce nel mirino della Corte dei conti nell’ambito dei controlli sulla sanità e in particolare per quanto concerne il bilancio del 2022 per il quale, tra l’altro, si evidenzia il superamento del limite di indebitamento.
Che il quadro economico della sanità emiliano romagnola dopo il Covid non fosse florido era fatto noto e a cui l’ente aveva tentato di porre rimedio, ma lo scenario dipinto dai giudici contabili della Sezione regionale di controllo è a tinte ben più scure di quanto si immaginasse e si concentra proprio su Modena.
LE CONTESTAZIONI
In particolare per quanto concerne il bilancio di esercizio 2022 dell’Ausl, sono stati rilevati importanti fattori di criticità.
C’è ad esempio un significativo scostamento del risultato di esercizio rispetto al bilancio preventivo: è questo un fattore che va a colpire l’attendibilità del processo di programmazione. Inoltre si rileva come i costi per il Covid siano stati solo parzialmente coperti con le risorse statali ricevute per l’emergenza pandemica.
Altri elementi sono l’incremento di parte dei crediti aventi origine nel 2018 ed esercizi precedenti e dei debiti sorti nello stesso periodo. Grave anche il ritardo nei pagamenti relativi alle transazioni commerciali per quasi 172 milioni di euro e infine, come detto, il superamento del limite d'indebitamento.
A peggiorare la situazione, alcune decisioni prese nei mesi successivi al Covid: uno su tutti il ricorso alle cooperative per compensare la penuria di medici. Professionisti, quelli “affittati” dalle coop, pagati a prezzo salatissimo. In generale la Corte dei conti contesta la razionalizzazione e l’organizzazione sistemica del personale.
E ora? I giudici contabili invitano l’Ausl a conformarsi alle prescrizioni inviate e soprattutto coinvolgono la Regione Emilia Romagna affinché eserciti il potere di vigilanza.
LA REPLICA DELL'AUSL
Con un comunicato diramato nella tarda serata di ieri, l’Azienda Usl di Modena ha voluto fornire alcune precisazioni.
«In primo luogo – si legge – la Corte dei conti esercita annuale attività di controllo sui bilanci delle Aziende sanitarie regionali, attività che ha una funzione di stimolo e di miglioramento progressivo della qualità dei documenti esaminati».
Entrando nel merito delle osservazioni rilevate, l’Ausl sottolinea che «per quanto riguarda il ricorso a medici turnisti provenienti da cooperative l’Azienda ha già messo in campo importanti sforzi tesi al progressivo superamento del ricorso a tale forma di acquisizione di servizi con una riduzione, ad oggi, del 60% rispetto al 2022».
«Per quanto riguarda gli aspetti economici – prosegue l’Azienda sanitaria – l’entità dello scostamento del risultato di esercizio rispetto al bilancio economico preventivo è stata concordata con il livello regionale in quanto a preventivo non era ancora definita l’entità e la distribuzione delle risorse disponibili. Sul superamento del limite di indebitamento, la Corte dei Conti così recita: “Si Conferma, ad ogni buon conto, che al momento di accensione del mutuo l’Azienda rispettava i limiti previsti per l’indebitamento. Per quanto concerne, la copertura dei costi Covid – conclude l’Ausl – questo tema è stato più volte posto all’attenzione del Governo da parte della Regione».
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