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Modenesi, popolo di risparmiotori: quarto posto in Italia

di Giovanni Medici
Modenesi, popolo di risparmiotori: quarto posto in Italia<br type="_moz" />

Il 12,6% del reddito tra fondi, conti correnti e titoli di Stato: single e stranieri parsimoniosi, le famiglie faticano

18 maggio 2024
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MODENA. Le famiglie di provincia sono quelle più “risparmiose”.

E Modena spicca nella graduatoria stilata dal Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne relativa al 2022: dietro Biella, Vercelli e Asti è infatti quarta in questa speciale classifica (con il 12.6% del reddito così destinato, scalando quattro posizioni rispetto al 2019), davanti a Varese, Alessandria, Pavia, Novara, Piacenza, Cremona.

Sul fronte opposto nel 2022 a Ragusa, Crotone e Siracusa le famiglie sono riuscite a mettere da parte solo il 4,6% del loro reddito. Le confinanti Reggio Emilia e Bologna rimangono decisamente indietro rispetto a Modena, al 17esimo e 18esimo posto.

I numeri

Nel 2023 i risparmi dei modenesi (i dati sono sempre della Camera di Commercio) sono saliti poi ulteriormente rispetto al 2022, arrivando a 48 miliardi e 382 milioni di euro, in aumento del 5,6% rispetto all'anno precedente: circa 70mila euro a testa, ma va considerato il ruolo delle aziende, che nella nostra provincia pesano eccome. Il trend emergente è la diminuzione dei depositi in favore degli investimenti in titoli, soprattutto titoli di Stato italiani. Infatti, questi ultimi sono in crescita del 71,6% e la loro quota è salita al 21,2%. Tuttavia, la maggior parte dei risparmi è detenuta ancora in depositi, soprattutto in conto corrente (80%, meno 5%); la restante parte è in titoli, di cui più della metà in fondi comuni di investimento (54,2%, in crescita del 3,6%).

Tre quarti del risparmio è detenuto dalle famiglie consumatrici, che nel 2023 hanno registrato anche il maggior incremento (+6,4%). La quota più rilevante è costituita da titoli, sia fondi di investimento (+3%), sia titoli di Stato italiani, che nel 2023 hanno visto un incremento record del 72%. La parte restante è conservata in depositi bancari, in diminuzione del 7,8%. Il 25% del risparmio è detenuto invece dalle imprese, soprattutto in depositi bancari (78,4%): ma anch’esse hanno spostato parte della liquidità verso i titoli di Stato, cresciuti del 66,9%.

In Italia

Tornando alla graduatoria nazionale nel complesso è nel Nord ovest che la popolazione mostra una maggiore capacità di risparmio (10,8%), contro una media nazionale dell’8,4%, con picchi dell’11,1% in Piemonte, Lombardia (10,8%) ed Emilia-Romagna (10,1%), che scalza la Liguria scivolata in quarta posizione rispetto al 2019. La geografia del risparmio conferma dunque anche in questo campo le distanze tra il settentrione e il meridione, frutto in primo luogo della diversa entità del reddito disponibile. Nelle prime 20 posizioni della classifica provinciale della propensione al risparmio degli italiani ben 19 sono del nord. Mentre di converso ben 18 province del sud occupano le ultime 20 posizioni della graduatoria. Bisogna scorrere fino all’undicesimo posto occupato da Genova per trovare invece la prima Città metropolitana per propensione a risparmiare, seguita in dodicesima posizione da Milano. Roma è sessantesima.

Il profilo

A riuscire a mettere da parte qualche soldo, spiega il Centro Tagliacarne, sono soprattutto i residenti nelle province con una rilevante presenza di nuclei familiari stranieri. In particolare, nelle 48 province che hanno una incidenza di famiglie composte unicamente da stranieri superiore a quella media nazionale la propensione al risparmio (dati 2022) si attesta al 9,1% contro il 7,5% del complesso delle altre province. Tra queste si segnalano proprio Modena, Cremona e Cuneo, che vedono una propensione al risparmio oscillante fra l’11 e il 13%. Altro gruppo che sembra in grado di accantonare risorse in maniera maggiore rispetto alla media sono i single: nelle 45 province nelle quali la quota di famiglie monocomponente supera la media nazionale la propensione al risparmio è infatti del 9,1%, contro l’8,1% del dato italiano.

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