Dov’è l’ospedale a Modena? La truffa per rubare la borsetta nel parcheggio
Diverse le segnalazioni di una “coppia criminale” che prende di mira gli anziani chiedendo indicazioni per raggiungere il Policlinico
MODENA. Era appena uscita da un circolo sociale di Modena, dove aveva assistito a uno spettacolo, quando una ragazza le si è avvicinata e in perfetto italiano le ha chiesto alcune indicazioni: «Scusi, per il Policlinico?».
Pochi istanti, un attimo di distrazione e la borsa con il portafoglio e tutti i documenti sparita dalla macchina.
È accaduto ieri a Modena, ma sembra che negli ultimi giorni in città si siano verificati diversi casi, e che numerose vittime si siano recate presso le agenzie di pratiche auto per rifare la patente. Si tratta di un tipo di truffa molto diffuso, che purtroppo però continua a mietere vittime. Vittime che sono solitamente accuratamente selezionate tra le persone più fragili, in particolare gli anziani.
Diversi casi segnalati
Nelle ultime settimane in diversi casi sono stati segnalati un uomo e una donna – non è chiaro se siano sempre gli stessi – che si aggirano per la città a “caccia” di persone da truffare. Si presentano come persone ben vestite e apparentemente affidabili. E, almeno secondo quanto emerso al momento, parlano correttamente la lingua italiana. Agiscono prevalentemente nei parcheggi, come quelli dei supermercati.
Quando la vittima va verso la propria macchina e mette la borsa all’interno dell’abitacolo in attesa di partire, la donna le si avvicina mentre il complice a distanza osserva la scena pronto ad entrare in azione. «Dov’è l’ospedale?», una delle domande più frequenti. Oppure: «Scusi, dove si trova la stazione?». Una domanda posta con fare gentile, da una persona apparentemente insospettabile. Un attimo di disattenzione e l’altro si avvicina l’auto e in pochi istanti porta via la borsa dal sedile.
Oltre lo choc
Una truffa che oltre allo choc, provoca alle vittime numerosi problemi. Non solo il danno economico, ma anche la difficoltà di dovere rifare tutti i documenti. Dalla patente alla carta d’identità.
E ora, con i cellulari, c’è anche il rischio del furto dell’identità digitale, o comunque per i più anziani la perdita dei dati dello Spid salvati sul dispositivo e la difficoltà a recuperarli in un secondo momento.