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Sassuolo, neolaureato in Medicina sarà volontario in Angola

di Paolo Braglia
Sassuolo, neolaureato in Medicina sarà volontario in Angola

Elia Galli dopo un breve periodo in provincia vivrà un’esperienza nuova: «Ho voluto recuperare un senso di aiuto, il contatto vero col paziente»

21 maggio 2024
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SASSUOLO. Quasi un anno fa il traguardo della laurea in Medicina ed ora, tra qualche giorno, la partenza per una missione fuori dai confini nazionali.
Il medico di Sassuolo neolaureato Elia Galli, che a luglio dell’anno scorso ha portato a termine il proprio percorso di studi alla facoltà di Medicina e Chirurgia di Unimore e che negli ultimi mesi ha lavorato tra la provincia modenese e reggiana nell’ambito della medicina territoriale, il 30 maggio partirà per l’Angola per mettersi a disposizione fino al 28 giugno, dell’ospedale di Chiulo, cittadina situata nella provincia meridionale del Cunene, che confina con la Namibia. Lo aspetta un mese di volontariato con il “Wolisso project”, progetto organizzato dal Sism Segretariato Italiano Studenti di Medicina in collaborazione con “Medici con l’Africa Cuamm”, organizzazione italiana che dal 1950 è impegnata nella promozione e nella tutela della salute delle popolazioni africane.

Il percorso di Elia

Classe 1997, nato a Sassuolo e residente nella vicina Castellarano, il dottor Galli è stato selezionato tramite il bando indetto appunto da “Medici con l’Africa Cuamm” e nelle ultime settimane ha iniziato a prepararsi per questo mese di volontariato che difficilmente non potrà lasciare il segno, sia a livello professionale che umano: «L’aspetto che più mi ha spinto verso la decisione di impegnarmi in questa esperienza è stata la volontà di tornare all’idea che avevo all’inizio del mio percorso di studi universitario, ovvero quella di aiutare il prossimo e chi ha più bisogno.

Questo sentimento si era un po’ smarrito durante gli studi, infatti, considerata la mole di lavoro si perde un po’ il contatto vero con il paziente, quindi volevo recuperare questo senso di aiuto».
La collaborazione con i “Medici con l’Africa Cuamm”
Galli ha conosciuto Cuamm negli anni dell’università e successivamente ha avuto l’occasione di approfondire le attività portate avanti da questa realtà: «Avevo già l’idea di andare in Africa, poi sono venuto a conoscenza di Cuamm tramite l’università e durante un incontro organizzato a Castellarano con medici che avevano fatto un’esperienza con questa organizzazione, mi sono innamorato del loro modo di agire».

Quella angolana sarà un’esperienza fortemente formativa dal punto di vista professionale, considerati i reparti ed il contesto nei quali il dottor Elia Galli dovrà muoversi per circa un mese, affiancato da un medico specializzando o specialista: «Avrò la possibilità di frequentare il servizio di pediatria e ginecologia/ostetricia, gli unici nei quali possiamo lavorare in quanto gestiti da Cuamm – aggiunge il medico 26enne -. Ho già fatto esperienza in questi reparti, ma limitatamente al tirocinio curriculare. Inoltre, mi troverò in una realtà con risorse molto limitate da un punto di vista medico-sanitario, dove non è nemmeno scontato effettuare esami del sangue o avere disponibilità di farmaci che in Italia sono usati su larga scala, quindi le capacità cliniche del medico assumono un ruolo di primo piano».