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Sassuolo, all'Istituto San Giuseppe si cambia: le suore si affidano a una coop

di Alfonso Scibona
Sassuolo, all'Istituto San Giuseppe si cambia: le suore si affidano a una coop<br type="_moz" />

Il presidente Andrea Baccarani: «Ramo d’azienda affittato a “Il Picchio” di Ascoli»

24 maggio 2024
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SASSUOLO. L'istituto San Giuseppe di Sassuolo – che conta 315 bambini tra quelli che frequentano il nido, la scuola d’infanzia e le elementari – dal prossimo anno scolastico cambierà la sua conduzione storica che dal 1888 è stata portata avanti dalla Congregazione delle suore Francescane missionarie di Cristo. La notizia circolava già da qualche mese ma è stato ufficializzata l’altra sera in una riunione “dedicata” ai genitori dei bambini iscritti per la frequenza dell’anno scolastico 2024-25. La sintesi della riunione, come ci hanno riferito alcuni presenti, sta nella decisione che da settembre la scuola sarà gestita dal consorzio di cooperative sociali “Il Picchio”.

«Il nostro consorzio – hanno spiegato ieri il presidente Domenico Panichi ed il suo vice Franco Bruni – nasce nel 1997 con l’intento di favorire la collaborazione tra le cooperative operanti nel territorio Piceno-Aprutino già dagli Anni ’80, dedicandosi al settore dei servizi socio-sanitari, alle imprese educative e si occupano di gestione di scuole di ogni ordine e grado da oltre 15 anni. Esperienza che oltre ad essere attiva sul versante adriatico è anche a Roma, dove viene gestita una grande scuola. Abbiamo colto di volta in volta le necessità di enti e congregazioni cattoliche e siamo intervenuti».

La notizia si era diffusa già nella tarda serata di mercoledì e nella giornata di ieri, le chat dei genitori pullulavano di commenti (e non tutti sono stati positivi). L’allarme è dovuto dal fatto che in questa scuola cattolica sono passate migliaia di sassolesi e che, a parte gli addetti ai lavori, in pochi erano a conoscenza della situazione precaria dal punto di vista economico, in cui versava e versa l’istituto.

Tra le altre notizie comunicate ai genitori presenti all’incontro c’è la conferma di questa ultima affermazione di una mamma.

«La congregazione delle suore – è stato detto – rimarrà proprietaria dell’immobile ma uscirà dalla gestione perché le suore sono poche e anziane e non ce la fanno più. Il bilancio negativo di questi anni ha portato alla necessità di chiedere aiuto per non dover chiudere tutta la scuola».

«Abbiamo cercato alleanze anche sul territorio – ha detto il presidente del consiglio di istituto Andrea Baccarani – ma non tutti ci promettevano continuità, soprattutto nella tenuta degli insegnanti, che costituiscono un vero patrimonio e che non vogliamo smantellare. Con l’arrivo della coop “Il Picchio”, con la formula dell’affitto di ramo d’azienda, la scuola si pone come obiettivo il pareggio di bilancio in un triennio e la promessa di una continuità di gestione tra passato, presente e futuro, sotto tutti i punti di vista. Tutto con apertura, fiducia e correttezza verso l’esterno».

Tra le domande che hanno avuto risposte non del tutto chiare c’è ad esempio quella riguardante il costo delle rette o ancora la conferma del corpo degli insegnanti, interni ed esterni.

È stato intanto rassicurato che gli insegnanti e tutto il personale manterranno il contratto attuale con le condizioni attuali, così come altri servizi, come la mensa e l'insegnamento della musica rimarranno anche con l'arrivo del nuovo gestore. «Il pensiero principale della congregazione – ha concluso la direttrice, suor Valentina – è che San Giuseppe continui ad avere vita. Le difficoltà ci sono ma è giusto evitare falsi allarmismi sul futuro di una popolazione scolastica al momento confermata».