Modena, entrano all'istituto Selmi per rubare: ladri inseguiti da bidelle e insegnanti
Due giovani hanno sottratto uno zaino e sono scappati, giovedì si era verificato un altro furto in una classe della scuola
MODENA. Sono entrati al Selmi durante le lezioni, hanno rubato uno zainetto e sono scappati, inseguiti per strada da insegnanti e bidelle.
È l’ennesimo furto in pochi giorni nell’istituto, dove sono scomparsi anche i soldi contenuti negli zaini di una classe.
AL POLO LEONARDO
Alla scuola di viale Leonardo da Vinci l’esasperazione è evidente. L’episodio di ieri mattina ha richiamato ancor più l’attenzione pubblica su un problema – quello dei furti nelle scuole – che non si limita certo al Polo Leonardo.
Non capita tutti i giorni, infatti, di assistere a coraggiosi insegnanti e personale Ata uscire dalle aule e dal cortile della scuola di corsa, inseguendo un paio di giovani con uno zainetto.
Secondo quanto ricostruito, i due si sono intrufolati nella scuola durante le lezioni, hanno approfittato della temporanea assenza di una classe (fuori per un’attività) per prendere uno zaino e scappare con il maltolto.
Un’evoluzione in chiave negativa di quanto era accaduto appena ventiquattro ore prima circa. Gli studenti di una classe stavano svolgendo una prova Invalsi quando i ladri sono entrati in azione. Hanno iniziato a frugare tra gli zaini lasciati nell’aula vuota alla ricerca di un bottino da trafugare.
L'EPISODIO
Gli incursori hanno agito in fretta, razziando soldi dai portafogli e muovendosi con rapidità per evitare essere scoperti con le mani nel sacco. I responsabili non sono stati trovati, mentre ieri s’è aperta la caccia ai due giovani con lo zainetto. Dall’istituto di viale Leonardo è stato segnalato anche un furto di un tablet, smentito però dalla dirigenza scolastica.
Di sicuro, i raid nell’istituto rappresentano una piaga fin troppo ricorrente. Ancor prima della pandemia, i ladri erano entrati nella scuola del Polo Leonardo e avevano saccheggiato videoproiettori.
Nell’occasione i ladri hanno agito sapendo come entrare, dove andare e come svitare gli strumenti, scappando in fretta con il bottino. «Ci sentiamo del tutto esposti. Bisogna intervenire subito», denunciava un’inserviente nel febbraio del 2019. Allora era partita una segnalazione alla Provincia con la richiesta di strumenti di allarme o di videosorveglianza. Gli anni sono passati e i furti sono continuati.