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Enti locali in difficoltà

Modena, i tagli del governo ai Comuni virtuosi fanno scoppiare l’ira di Muzzarelli: «Una follia»

di Luca Gardinale
Modena, i tagli del governo ai Comuni virtuosi fanno scoppiare l’ira di Muzzarelli: «Una follia»

Penalizzato chi ha avuto più fondi tramite il Pnrr. Interviene anche il candidato sindaco Mezzetti: «Insensato»

26 maggio 2024
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MODENA. Di fatto, quello che è entrato dalla porta, rischia di tornare fuori dalla finestra. Solo che la porta è il Pnrr e la finestra i tagli agli enti locali previsti dalla spending review del ministero dell’Economia.

A rivelarlo, facendo infuriare il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli – e con lui tanti altri primi cittadini di tutto il Paese – è stato il Sole24Ore, che ieri ha fatto sapere che la bozza del decreto attuativo della scorsa legge di Bilancio prevede di fatto una quantità di tagli maggiore per chi ha ottenuto più fondi tramite il Pnrr.

LA FURIA DI MUZZARELLI
Una doccia fredda che ieri mattina ha portato il sindaco Muzzarelli ad attaccare duramente il governo: «Altro che merito – scrive sul suo profilo Facebook – mi sembra di sognare! O siamo su Scherzi a Parte, oppure il governo vuole ancora una volta penalizzare Modena e con noi tutti i Comuni virtuosi italiani. E temo, visti i due anni disastrosi di governo Meloni contro la nostra città, che la risposta giusta sia la seconda. È tutto assurdo - incalza il primo cittadino - si penalizza chi, guarda caso come il Comune di Modena, ha ottenuto oltre 77milioni di euro assegnati dai bandi Pnrr, si è attivato per fare investimenti utili alla propria comunità».

Secondo Muzzarelli, insomma, «il governo Meloni vuole punire chi ha costruito nidi, scuole, chi fa rigenerazione urbana. Vergogna - chiude - bisogna opporsi a questa scelta in ogni sede».


ANCHE MEZZETTI INTERVIENE

A pensarla come lui è anche il candidato sindaco del centrosinistra Massimo Mezzetti: «Il ministero dell’Economia - attacca - nella prossima manovra di Bilancio prevede un taglio di 1 miliardo e 250 milioni in 5 anni ai danni dei Comuni, penalizzando quelli più virtuosi. Una manovra ingiusta e contraddittoria, un colpo alle speranze dei cittadini e un tentativo di scaricare sui Comuni l’incapacità dell’attuale governo di gestire i conti pubblici. Mi chiedo cosa pensa e cosa vorrà fare il mio competitor del centrodestra – incalza Mezzetti – per salvaguardare le risorse destinate a Modena e ai modenesi».

Secondo il candidato sindaco si tratta dunque di «un criterio profondamente ingiusto – prosegue Mezzetti – che metterà in difficoltà le città italiane più virtuose e tra queste Modena, le sue strutture, i suoi servizi e quindi le cittadine e i cittadini».

Il candidato sindaco fa quindi notare che la manovra presenta un’ulteriore contraddizione: il governo, infatti, prevede anche un taglio pesante della spesa corrente dei Comuni, di fatto quella destinata al funzionamento dei servizi, affermando però di voler salvaguardare i fondi per le famiglie e per la scuola. «Ma come è possibile mantenere una promessa simile – sottolinea Mezzetti – quando i fondi Pnrr dei Comuni per oltre il 50% sono destinati proprio a costruire nuovi asili nido e nuove scuole dell’infanzia, strutture che poi avranno bisogno di insegnanti, di mense, di riscaldamento e tutto quanto servirà a farle funzionare?».

I tagli, poi, andranno a incidere pesantemente sul resto della spesa per investimenti. «Insomma –chiude Mezzetti – un pasticcio che penalizza gravemente città e cittadini virtuosi, amministrazioni che hanno impostato le scelte in funzione dello sviluppo, dell’innovazione e della sostenibilità. Una manovra sbagliata, che ha già provocato la reazione forte di Comuni governati tanto dal centrodestra quanto dal centrosinistra: lo stesso atteggiamento che ora mi aspetterei da parte degli esponenti della destra modenese, se davvero hanno a cuore la loro città».