Castelfranco, prestava soldi a tassi di usura durante il Covid
Divieto di dimora per un condannato per ricettazione e vendita di sostanze stupefacenti
Castelfranco Erogava prestiti a imprenditori in difficoltà con tassi da usura. La Guardia di Finanza lo ha scoperto con quasi 85mila euro in contanti e altri trentamila circa in preziosi. Un pregiudicato ha ricevuto dunque il divieto di dimora a Modena.
Tutto è partito con il Covid
L’operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Modena su delega della Procura. Le Fiamme Gialle sono partiti da un’indagine della Procura, dopo che un imprenditore modenese aveva denunciato pubblicamente tassi da usura durante la pandemia.
La Finanza ha approfondito la notizia, individuando la persona che ha erogato il prestito. Si tratta di un uomo attivo nella ristorazione a Castelfranco, condannato per ricettazione, riciclaggio e vendita illecita di sostanze stupefacenti.
La rete di usura
Le Fiamme Gialle hanno scavato a fondo, scoprendo che nella rete dell’usura era finito un secondo imprenditore. L’indagato avrebbe attivato una rete finanziaria abusiva, erogando prestiti su base annua dal sessanta al duecento per cento.
Sequestrati i beni
La Guardia di Finanza di Modena ha trovato numerosi pacchetti da cinquemila euro nascosti sotto la cornice di una porta oltre ai preziosi per circa trentamila euro. La somma supera i 110mila euro, una quantità giudicata sproporzionata dagli inquirenti. Le Fiamme Gialle hanno dunque sequestrato il denaro e i preziosi.
L’indagato ha presentato ricorso, ma il tribunale del riesame ha confermato il sequestro. Il giudice per le indagini preliminari ha disposto nei confronti dell’indagato il divieto di dimora in provincia di Modena.