Gazzetta di Modena

Modena

La crisi

Modena, boom di cassa integrazione: in un anno ore aumentate del 61%

di Luca Gardinale
Modena, boom di cassa integrazione: in un anno ore aumentate del 61%

I numeri allarmanti della Uil: «Questione da affrontare subito»

08 giugno 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Una situazione decisamente preoccupante, con i numeri che dicono molto chiaramente che la ripresa è lontana. Al centro c’è il mondo del lavoro in provincia di Modena e in regione, e in particolare un indicatore piuttosto significativo del momento che stiamo attraversando: il ricorso delle aziende del territorio alla cassa integrazione e in generale agli ammortizzatori sociali. E i dati, appunto, dicono che nel Modenese il monte ore di cassa integrazione è aumentato di oltre il 60% tra il primo quadrimestre del 2023 e quello di quest’anno.

A fornire i numeri, commentando una situazione decisamente problematica anche nel resto dell’Emilia Romagna, è il sindacato Uil, che fa dunque sapere che i numeri degli ammortizzatori sociali sono in crescita su tutto il territorio regionale. I dati vengono dall’ufficio studi del sindacato, e restituiscono un quadro in cui in Emilia Romagna, analizzando i dati del periodo gennaio-aprile 2024, si registrano 18,5 milioni di ore autorizzate di ammortizzatori sociali (cassa integrazione e fondi di solidarietà gestiti dall’Inps), con un aumento del 76,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Da precisare che i dati dello studio non comprendono il Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato e il fondo per i lavoratori somministrati.

Guardando alla sola cassa integrazione, le ore autorizzate per il primo quadrimestre 2024 sono circa 18,3 milioni, con un aumento del 78,5% sul 2023, posizionando la Regione al terzo posto per maggior incremento sul piano nazionale. Da segnalare che il 67,5% di questa quota, pari a 12.330.392 ore, rappresentano la cassa integrazione ordinaria, ovvero nuove aziende che entrano in crisi. Il sindacato fa quindi sapere che il 97% della cassa integrazione in Emilia Romagna, pari a 17.689.370 ore, interessa il settore dell’industria.

I dati per provincia

Confrontando il primo quadrimestre 2024 con quello dell’anno scorso, ad eccezione di Piacenza e Ferrara, tutte le province registrano un aumento di cassa integrazione: per quanto riguarda Modena, la crescita è del 61,2% pari a 4.013.184 ore. «Uno studio - osserva il segretario regionale della Uil Marcello Borghetti - dal quale si evince che le organizzazioni sindacali sono fortemente impegnate a firmare più verbali di cassa integrazione, quando il tema di questi tempi dovrebbe essere legato al rilancio della contrattazione di secondo livello per recuperare potere d’acquisto».

La Uil di Modena esprime dunque preoccupazione per questi numeri, «che contrariamente alla narrazione che racconta di un’economia in espansione con crescita dell’occupazione, mostrano un quadro complicato. Evidentemente, anche a causa dell’instabilità a livello mondiale, ci sono cali di ordinativi e di fatturato, ma la situazione merita un approfondimento anche da parte della Regione Emilia Romagna e del governo per individuare interventi di rilancio».

Le proposte

Una situazione preoccupante, insomma, che conferma il momento difficile del mondo delle imprese, a partire da quelle medio-piccole, e che sostanzialmente vale alla stessa maniera per tutta la regione. «Ribadiamo che per spingere l’acceleratore su sviluppo e buona occupazione - riprende il segretario della Uil Marcello Borghetti nel suo commento - occorrono interventi a favore dell’economia reale. Allo stesso tempo, servono forti misure di alleggerimento fiscale per favorire i consumi di lavoratori e pensionati, la rivalutazione delle pensioni, i rinnovi contrattuali, investimenti pubblici e privati mirati alla crescita di occupazione di qualità».

Secondo il sindacato, inoltre, «sarebbe bene che su questi dati, finita la campagna elettorale, anche sul territorio modenese si affrontasse il problema».

© RIPRODUZIONE RISERVATA