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Zecento, due fratelli di Sassuolo a fianco della Fondazione Umberto Veronesi

di Alfonso Scibona
Zecento, due fratelli di Sassuolo a fianco della Fondazione Umberto Veronesi

Da Hamza e Arslan Alì un sistema per i pagamenti digitali che aiuta gli enti no-profit a raccogliere fondi e risparmiare sugli acquisti online

08 giugno 2024
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SASSUOLO. Zecento, la startup nata a Sassuolo che aiuta a raccogliere fondi per varie no-profit e risparmiare per gli acquisti online, ideata e brevettata dai fratelli Hamza e Arslan Alì, collabora ormai da anni con Fondazione Umberto Veronesi (la Gazzetta ne ha parlato nel 2021) per raccogliere fondi per la ricerca contro i tumori pediatrici e per i quali ha costruito negli anni software dedicati per varie campagne, coinvolgendo anche partner come Federfarma e Parmalat.

Questa volta Zecento è stata scelta come partner tecnico da Fondazione Umberto Veronesi per l’evento “Il pomodoro per la ricerca”, una campagna che ha coinvolto oltre 400 punti di distribuzione tra piazze, scuole e aziende, distribuite in tutta Italia ed è ormai arrivata alla settima edizione. Una campagna che si conferma ogni anno un successo grazie al lavoro di migliaia di volontari che distribuiscono le confezioni di pomodoro e hanno aiutato a raccogliere oltre 500mila euro anche nell’edizione precedente, dando un contributo fondamentale per la ricerca scientifica contro i tumori pediatrici. «Nell’edizione del 2024 - ha commentato Hamza Alì - Fondazione Veronesi, nello spirito di costante innovazione, ha deciso di voler offrire ai propri sostenitori anche la possibilità di donare tramite i metodi di pagamento digitali. Si è quindi rivolta a Zecento per far sviluppare questa piattaforma. Ad oggi è stata la sfida più grande per Zecento, in quanto serviva sviluppare una pagina per raccogliere donazioni dagli utenti ma anche un dashboard per i volontari del banchetto distribuiti in tutta Italia per gestire le donazioni in tempo reale».

La piattaforma è stata sviluppata a partire da novembre 2023 seguendo il feedback e le richieste del team di Fondazione Veronesi con cui i fratelli Alì hanno collaborato strettamente tramite email, incontri virtuali e webinar. Il risultato finale? «Una semplice pagina - ha continuato Alì - alla quale si accede scannerizzando un QRcode mostrato al banchetto e che porta a una pagina dove il donatore può scegliere l’importo che vuole donare, il numero di confezioni di pomodoro che vuole e il metodo di pagamento con il quale vuole procedere: carta di credito, Satispay, Paypal, Google o Apple Pay. Dopo la donazione l’utente può ritirare le confezioni di pomodoro dal banchetto e farsi inviare automaticamente la ricevuta, valida anche ai fini di detrazione fiscale, su Whatsapp o email. Sono stati raccolti quasi 20mila euro nel giro di pochi giorni solo tramite i sistemi di pagamento digitali che si stanno confermando un successo anche in Italia con sempre più donatori che li preferiscono per la comodità di utilizzo, benefici dal punto di vista fiscale e semplificazione della rendicontazione».

L’obiettivo di Zecento per il futuro? Offrire la propria piattaforma anche ad altri enti e aiutare a raccogliere più fondi per varie no-profit in tutta Italia. L’azienda si sta inoltre espandendo anche negli Stati Uniti, dove si trova già Arslan Alì e dove Hamza lo raggiungerà per offrire la propria tecnologia anche lì. Gli enti che sono interessati alla piattaforma possono mettersi in contatto scrivendo su info@zecento.com.