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Le reazioni/3

Femminicidio a Modena, il sindaco Mezzetti: «Gesto orribile, dobbiamo tutti fare di più»

Femminicidio a Modena, il sindaco Mezzetti: «Gesto orribile, dobbiamo tutti fare di più»

I parlamentari modenesi del Pd Vincenza Rando, Maria Cecilia Guerra e Stefano Vaccari: «L’ennesima vittima a Modena». La deputata del Movimento 5 Stelle Stefania Ascari: «Da anni dico che la bigenitorialità non può essere prevista a ogni costo»

11 giugno 2024
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MODENA. «Un fatto che lascia sgomenti e senza parole. Un uomo ha ucciso la sua ex moglie, ha caricato il suo cadavere sul furgone e si è consegnato ai carabinieri. L’ennesimo caso di un uomo che non è riuscito ad accettare la fine del rapporto e ha deciso quindi di uccidere».

Così Massimo Mezzetti, neo sindaco di Modena, ha commento il femminicidio di Anna Sviridenko, la mamma di 40 anni uccisa dall’ex marito Andrea Paltrinieri.

Mezzetti lo definisce «un gesto orribile e gravissimo, l’ennesimo

di questo anno in Italia». E ammonisce: «Dobbiamo fare di più: tutti. A livello nazionale, regionale e anche comunale. Con i mezzi a disposizione del Comune, faremo la nostra parte. Per agire anche sulla prevenzione, per fare di tutto per sensibilizzare e fare in modo -rimarca il neo sindaco – che davvero non accadano più fatti del genere. Il Comune di Modena si stringe intorno al dolore dei familiari della donna, a partire dai suoi due figli».

La nota dei Parlamentari del Pd

Di fronte «all'ennesima vittima di femminicidio nel nostro territorio, deporremo un fiore sulla panchina rossa presente nel parco di viale Martiri della Libertà, davanti alla prefettura di Modena».

Lo annunciano i parlamentari modenesi Pd Vincenza Rando, Maria Cecilia Guerra e Stefano Vaccari, commentando sul delitto consumato a Modena da parte di un uomo che avrebbe ucciso l'ex compagna a seguito di una vicenda giudiziaria legata all'affidamento dei due figli. «Figli che ora saranno privati di entrambi i genitori da un gesto che, seppur evidentemente scellerato, non si può attribuire a un momento di follia. La terribile notizia del femminicidio avvenuto a Modena – continuano i parlamentari dem – rappresenta un ennesimo episodio di quella scia di sangue e violenza le cui cause generali sono da attribuirsi a quella cultura patriarcale che vede nelle donne e nei figli degli elementi di proprietà assoluta, sottoposti a un dominio totale, fino al punto di poter disporre della loro vita».

La nota della deputata Stefania Ascari (M5S) 

«Ancora un altro drammatico femminicidio. Questa volta è accaduto nella mia città, Modena, dove la scorsa notte una donna è stata strangolata dal marito con un cavo elettrico e una cintura e poi messa nel bagagliaio di un furgone con la testa infilata in un sacco nero». 

Così la deputata del Movimento 5 stelle, Stefania Ascari, membro della commissione sul femminicidio.

«La donna di origini russe – prosegue Ascari  – era residente in Austria e da anni lottava per l’affidamento dei suoi figli. Dall’Autorità Giudiziaria austriaca aveva ottenuto la collocazione prevalente dei due figli minori presso la sua abitazione con diritto di visita del padre, poi aveva presentato un'istanza per ottenere l'affidamento esclusivo. A Modena forse era arrivata proprio per riprendere i suoi due figli, ma lì ha trovato la morte per mano del suo ex marito. Da anni dico che la bigenitorialità non può essere prevista a ogni costo, a maggior ragione quando si è in presenza di un genitore violento. Le donne non possono trovarsi in situazioni paradossali di affido congiunto in caso di violenza intrafamiliare, costrette a mostrarsi collaborative con ex compagni violenti per non perdere l'affidamento dei propri figli: non dobbiamo permettere che possano verificarsi tragedie come quella avvenuta a Modena». 

«Purtroppo – conclude Ascari – mi giungono innumerevoli segnalazioni di donne che vivono questo calvario giudiziario e se non si interviene per modificare il quadro normativo, la lunga scia di sangue di donne ammazzate non si fermerà e noi continueremo a piangere sui cadaveri senza aver fatto nulla per prevenire».