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L'episodio choc

Modena, difende il market ed è accoltellato: riesce a bloccare l’aggressore

di Daniele Montanari
Modena, difende il market ed è accoltellato: riesce a bloccare l’aggressore<br type="_moz" />

Diaby, 67 anni, vigilante eroe. «Ma non riesco a trovare una casa a Modena»

16 giugno 2024
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MODENA. Non si sente un eroe, e non vuole essere chiamato tale, però indubbiamente è stato molto coraggioso.
Lui si chiama Alpha Mamadou Diaby, ha 67 anni ed è originario della Guinea. Lavora per una società di vigilanza di Roma, ed è in servizio a Modena presso il supermercato Dpiù di via Piave. Venerdì verso le 20, in fase di chiusura, è stato aggredito nel parcheggio del market da un 42enne marocchino senza fissa dimora che poco prima era stato allontanato dal punto vendita per comportamenti molesti.
Per ritorsione, lo ha aspettato all’uscita e gli ha sferrato diversi fendenti con un coltello da cucina con una lama di 20 centimetri. È rimasto ferito sulla mano sinistra, ma è riuscito lo stesso, facendosi scudo con una sedia, a disarmare e bloccare l’aggressore a terra fino all’arrivo della Volante della polizia di Stato, che ha arrestato il 42enne per lesioni aggravate. Diaby è stato portato in Pronto soccorso, dove gli sono stati applicati diversi punti sul palmo della mano: 15 giorni di prognosi per lui. Ieri mattina l’aggressore, gravato da diversi precedenti di polizia, è stato portato davanti al giudice per la direttissima: divieto di dimora a Modena per lui, in attesa del processo. Per quanto dolorante, Diaby è fiero di ciò che ha fatto, e di aver tutelato la sicurezza dei clienti del supermercato, in gran parte italiani.

Diaby, com’è successo?
«Questo marocchino sono settimane che dà dei problemi al supermercato. Si è accampato nel parcheggio e ogni sera viene dentro e combina dei casini, o tenta di rubare. Io venerdì l’ho tenuto d’occhio come altre volte. Mancava poco alla chiusura. Ha cominciato a importunare dei clienti chiedendo dei soldi, e anche le cassiere. L’ho avvicinato e gli ho detto che se aveva bisogno di qualcosa, lo prendeva e lo pagava e poi usciva, senza dare fastidio agli altri. Lui si è arrabbiato: ha tirato verso l’ingresso i cestini della spesa, io l’ho mandato fuori e lui mi ha detto che mi aspettava all’uscita».

E dopo?
«Quando sono uscito a fine orario, mi ha aggredito con un coltello da cucina».

Ha avuto paura?
«Beh, mi ha sferrato diversi colpi... Io li ho schivati, ma mi ha preso una mano mentre deviavo un colpo. Gli dicevo che doveva smetterla, ma lui andava avanti. Ho preso una sedia che c’era lì fuori e mi sono fatto scudo, e anche se la mano mi sanguinava tanto, sono riuscito a immobilizzarlo a terra. Poi è arrivata subito la polizia, che era stata chiamata da qualcuno».

Le hanno detto dal supermercato che è stato molto bravo come vigilante?
«Beh sì, mi hanno fatto i complimenti e mi ha fatto piacere, ma ho solo fatto il mio dovere. Sono contento di quello che ho fatto, e di avere difeso la sicurezza delle persone del supermercato. Quello è un tipo pericoloso, adesso che è stato allontanato spero che non si faccia più vedere qui».

È tanto che fa il vigilante?
«Sono in Italia dal 2008, ho fatto tanti lavori: l’operaio nelle strade. il raccoglitore di pere, il badante. Nel 2020 ho trovato da vigilante e adesso, dal 1° giugno 2024, mi hanno preso a tempo indeterminato».

E come si trova a Modena?
«La città mi piace, io vorrei restare ma non ho ancora una casa... Ho un contratto, ho 67 anni e da 16 sono in Italia ma non trovo nessuno che mi affitta un piccolo appartamento. Mi ospitano degli amici in una stanza, ma è dura: non posso andare avanti così».