Gazzetta di Modena

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L'incubo

Minacce, calci e pugni alla madre: un 44enne di Vignola finisce in carcere

Minacce, calci e pugni alla madre: un 44enne di Vignola finisce in carcere

La denuncia dell’altra figlia della donna e l’arrivo dei carabinieri

17 giugno 2024
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VIGNOLA  Aggressioni continue, sia fisiche che verbali. Minacce di morte, poi ancora calci e pugni. Strattonata e presa per il collo. Vittima del figlio è una donna di Vignola. Lei ha 73 anni, lui 44. Vivono nella stessa casa. Le già citate aggressioni sono iniziano nel 2022, durano da due anni. Durano fino alla sera dello scorso 13 giugno quando l’uomo, appunto residente con la madre in città, viene arrestato. Addirittura in questo lungo periodo, il figlio violento aveva causato all’anziana donna anche la perdita temporanea dell’udito. Insomma, un vero e proprio incubo per la signora che, grazie alla denuncia della figlia e all’intervento di carabinieri di Vignola, adesso può dirsi concluso.

I FATTI
Per capire, ancora più affondo, quanto accaduto è doveroso riavvolgere il nastro. Da raccontare, in particolare, c’è quando la figlia della 73enne presenta denuncia nei confronti del fratello. Racconta ai militari dell’Arma delle continue aggressioni, si dice comprensibilmente preoccupata per la sorte della madre in balia del 44enne.
I carabinieri, a questo punto, entrano subito in azione e per prima cosa si presentano nell’abitazione di madre e figlio. Considerata la denuncia devono sequestrare le armi che il 44enne violento detiene regolarmente in casa. E qui, appunto, inizia una seconda fase che, poi, porta all’arresto dell’uomo. Già, perché quest’ultimo inizia a tempestare le due donne con diversi messaggi telefonici. Il tenore è «gravemente minaccio», come fanno sapere dalla Procura di Modena. Accusa la sorella e la madre di essere le responsabili del sequestro. Le due donne, come facile intuire, sono intimorite e impaurite da questi continui messaggi. Ancora una volta è la 73enne a risentire, di nuovo, di questa situazione.

L'ARRESTO
Quindi si arriva all’ultimo atto, quello già raccontato in precedenza. Questa volta, considerati anche i continui messaggi, i militari vignolesi si presentano nell’abitazione dell’uomo per arrestarlo. Non solo, il 44enne viene anche portato in carcere a Modena dove attualmente si trova.