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Modena, l’idea del sindaco Mezzetti per la sicurezza: delega alla prefetta Camporota

Modena, l’idea del sindaco Mezzetti per la sicurezza: delega alla prefetta Camporota

La massima carica dello Stato in provincia è prossima alla pensione

22 giugno 2024
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MODENA. Nella corsa alla composizione della giunta di Modena, ci sono due tasselli che restano tutti nelle mani di Massimo Mezzetti. Si tratte delle deleghe all’urbanistica e alla sicurezza. Se per l’urbanistica, come già detto, si punta su una figura tecnica in grado di compattare la macchina comunale, per la sicurezza esiste ad oggi una vera e propria suggestione. L’idea è di Mezzetti, che sta politicamente corteggiando niente meno che la prefetta, Alessandra Camporota.

Il sindaco, che ha da sempre nella legalità una delle sue più chiare mission, la conosce da tempo e in queste settimane è nata questa ipotesi. Quello che si sa è che la prefetta è ormai prossima al raggiungimento della pensione, come lei stessa non ha mancato di sottolineare nelle ultime uscite pubbliche. Questo, ovviamente, supererebbe l’imbarazzo istituzionale che questa idea naturalmente genera, essendo lei ancora formalmente in carica.

La giunta sarà annunciata il 1° luglio, in occasione del primo consiglio comunale. Il sindaco Massimo Mezzetti, che ha inviato la convocazione rispettando il termine dei dieci giorni dalla proclamazione, dopo il giuramento comunicherà infatti i componenti della giunta e illustrerà gli indirizzi generali di governo.
La prima seduta del nuovo consiglio comunale, fino all’elezione del presidente del Consiglio sarà presieduta da Federica Venturelli, in qualità di “consigliera anziana”, il termine che indica il consigliere che ha raggiunto la maggior cifra individuale.

Dopo la convalida degli eletti, con verifica rispetto a candidabilità, eleggibilità e compatibilità, è prevista l’eventuale surroga dei consiglieri (per esempio, qualora un consigliere eletto sia stato nominato in Giunta) e quindi il giuramento, poi, appunto, l’elezione del presidente e del vice presidente del Consiglio comunale. Nella prima votazione è prevista la maggioranza dei due terzi dell’assemblea.

D.B.

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