Gazzetta di Modena

CASTELNUOVO. L’ha costretta a subire rapporti sessuali anche davanti ai bambini, che oggi hanno otto e dodici anni. Gli stessi bambini con i quali, una volta, è stato sorpreso dalla moglie nudo, nella doccia, mentre toccava loro le parti intime.

Per questi fatti e per altre pesantissime accuse, ieri pomeriggio il Collegio dei giudici ha condannato un 49enne marocchino a otto anni di carcere. Otto anni: tanto quanto sono andate avanti le vessazioni sulla donna.

Accuse sconcertanti quelle che pendevano su di lui: violenza sessuale sulla moglie, atti sessuali con i loro due bimbi e maltrattamenti sia sulla donna che sui figli.

Il pubblico ministero Lucia de Santis aveva chiesto otto anni di reclusione, richiesta evidentemente accolta dal Collegio che si è riservato novanta giorni per le motivazioni.

La ricostruzione

Per anni la donna, 49enne marocchina, ha sopportato quelle terribili vessazioni e quegli abusi. Infatti, secondo quanto ricostruito, il marito non le ha permesso di studiare la lingua: lei quindi ha grandi difficoltà a comunicare e temeva che se lei e il marito si fossero separati non avrebbe ottenuto l’affidamento dei bambini.

I due si sono conosciuti in Italia nel 2011 e l’anno successivo si sono sposati. L’incubo, fatto di maltrattamenti continui, è iniziato qualche anno dopo. Era il 2015.

E sono andati avanti otto anni. Otto anni in cui la vita della 49enne è diventata terribile. L’uomo infatti l’ha costretta a rapporti sessuali in più occasioni. Anche davanti ai bambini.

I maltrattamenti verbali poi erano frequenti. Non si limitava solo a quelli, però: l’ha anche colpita sul viso, terrorizzando i figli. Un giorno uno di loro è andato a chiedere aiuto ai vicini di casa, temendo che il papà potesse fare del male alla mamma.

Un altro gravissimo episodio vede protagonisti e vittime proprio i bambini. È stata la madre a fare quella sconcertante scoperta: il marito, dentro la doccia, nudo, che toccava i figli nella loro intimità. Lei era chiusa in casa, non aveva lavoro e viveva in uno stato di emarginazione sociale. Per questo ha sopportato per anni tutti quei soprusi, fatti anche di comportamenti volgari del 49enne che un giorno ha anche urinato in cucina. Sempre davanti ai bambini.

Vessazioni e prevaricazioni che infine la donna ha trovato il coraggio di denunciare. Si è anche costituita parte civile nel processo e quando si è separata dal marito i figli sono rimasti con lei.

Una vicenda pesante e dolorosa che ieri, come detto, è arrivata a conclusione in primo grado in tribunale.l