Gazzetta di Modena

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L'accusa

Maranello, approfittano del suo buon cuore e portano via 10mila euro al disabile

di Daniele Montanari
Maranello, approfittano del suo buon cuore e portano via 10mila euro al disabile

I due erano colleghi di lavoro del 31enne. Ora andranno a processo

24 giugno 2024
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MARANELLO. Hanno approfittato della sua fragilità per farsi consegnare migliaia e migliaia di euro. Diecimila per la precisione, causandogli oltre al danno la vergogna di essere caduto nell’inganno, e di non riuscire a ribellarsi. Ma adesso tutto quello che hanno fatto emergerà davanti al giudice.

Sono stati rinviati a giudizio con la pesante accusa di circonvenzione d’incapace due uomini di 32 e 57 anni, ex colleghi di lavoro della vittima, un 31enne di Formigine, anche lui italiano. Un ragazzo con qualche deficit cognitivo, ma non tale da impedirgli di trovare lavoro presso una cooperativa di Maranello, dove si è sempre impegnato molto riscuotendo la stima dell’ambiente.

Le accuse

Secondo quanto ricostruito, è finito però nel mirino dei due colleghi di lavoro, che avrebbero pensato bene di approfittare della sua condizione a proprio vantaggio. Sarebbe andata in questo modo. Tra il 2020 e il 2021, per diversi mesi, lo avrebbero convinto in pausa pranzo o al termine del lavoro ad “aiutarli” andando a prelevare cifre consistenti dal bancomat situato nelle immediate vicinanze del posto di lavoro. Soldi che poi si facevano consegnare, approfittando della sua bontà. Tanti soldi. Dai controlli effettuati è risultato infatti, tra i vari prelievi, un importo complessivo di ben 10mila euro.

Il 31enne ha subito per mesi e mesi senza dire nulla di quello che succedeva, neanche a casa. Si vergognava di se stesso, di essere caduto in una situazione di quel genere senza riuscire a ribellarsi. A casa però si sono insospettiti, e da un controllo sul conto del 31enne sono risultati i continui prelievi. Assolutamente insoliti per uno come lui che, vivendo a casa con i genitori e il fratello, non aveva particolari spese. Così gli hanno chiesto, ed è venuta fuori la verità. È scattata subito la denuncia, che ha portato la Procura ad aprire un fascicolo per circonvenzione d’incapace appunto.

In tribunale

Ieri mattina il giudice Barbara Malvasi ha stabilito il processo per i due, che attraverso i loro avvocati (Silvia Ciancia e Valentina Verna) si dicono convinti di riuscire a chiarire tutto. La vittima invece è pronta anche a chiedere i danni, costituita parte civile tramite l’avvocato Matteo Dorello. Ci sarà però da aspettare: l’inizio del processo è stato fissato per il 6 maggio 2025, a quattro anni di distanza dai fatti. Ma con la riforma, non dovrebbe esserci rischio prescrizione.