Le candele usate del Duomo di Modena in aiuto all’Ucraina
L’uso della paraffina per proteggersi dal freddo
MODENA. Che fine fanno le candele delle chiese una volta che queste vengono accese e poi consumate? Generalmente si ricorre al sistema dell’usa e getta, ma durante gli scorsi mesi, il Duomo e l’associazione Le Lenka Odv hanno unito le proprie forze per ideare un progetto che potesse riciclarle e donargli una seconda vita.
L’iniziativa
Tutti i rimasugli delle candele e grandi quantità di paraffina sono stati infatti donati dal Duomo all’organizzazione, che se ne è poi fatta carico spedendole in Ucraina, di modo che gli sfollati e i rifugiati di guerra potessero scaldarsi anche in assenza del riscaldamento delle loro dimore.
«Tutto è nato due anni fa, quando sempre più civili ucraini rimanevano senza gas ed elettricità – inizia a spiegare Yaroslav, presidente dell’associazione – Abbiamo iniziato così a raccogliere la paraffina per poi spedirla a chi ne aveva bisogno di scaldarsi per sopravvivere. Così, abbiamo fatto almeno dieci spedizioni da duecento chili circa di materiale, cercando di contribuire a nostro modo. Ringrazio infinitamente i nostri amici del Duomo e, in particolare, ad Adriano, il primo tra tutti ad avermi dato supporto. Gli inverni sono molto freddi – continua a spiegare – Senza fonti di calore c’è il rischio di morire ibernati, e io lo so bene, perché sono ucraino d’origine. Vivo a Modena da ormai diciassette anni, ma quando ho visto dal telegiornale la mia terra in quelle condizioni non potevo non rimboccarmi le maniche e provare a fare la mia parte, anche se a distanza». Il clima, per ora, sembra non destare preoccupazioni; ma i problemi torneranno a persistere non appena passerà il mese di settembre. «Siamo preoccupati per l’inverno che verrà».