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L'addio a Patricio Nicolas Barbieri, morto nell'incidente stradale a 25 anni: «Studiava e lavorava aveva un futuro a Modena»

L'addio a Patricio Nicolas Barbieri, morto nell'incidente stradale a 25 anni: «Studiava e lavorava aveva un futuro a Modena»

Le parole del conquilino del giovane che era arrivato a settembre, iscrivendosi a Chimica a Unimore

02 luglio 2024
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MODENA I carabinieri hanno bussato alla sua porta alle 3 di notte, per dirgli che il suo amico aveva avuto un brutto incidente. Poco dopo ha appreso che un 25enne era morto a Camposanto e ha capito, sconvolto, che si trattava di Patricio Nicolas Barbieri.

Era senza parole ieri mattina Christian Padula, 19enne originario di Matera che fino a inizio giugno ha condiviso con Patricio (e altri due ragazzi) l’appartamento in affitto in viale Caduti in Guerra. Lui è rimasto lì, mentre Patricio si è spostato anche per essere più comodo al lavoro presso la ditta idraulica dove aveva trovato impiego da pochissimo. Hanno condiviso nove mesi da studenti: Patricio di Chimica e Christian di Economia.

La nuova vita a Modena

«Era un gran bravo ragazzo – racconta ancora incredulo per l’accaduto – ci teneva molto allo studio. Aveva studiato per un po’ Fisica all’Università di Firenze ma poi il corso non lo appassionava più, e ha deciso di cambiare, scegliendo Chimica. Di cambiare facoltà ma anche città, venendo a stare a Modena. Era inizio settembre: cercava una camera in un appartamento e ci siamo trovati. Non abbiamo avuto nessun tipo di problema con lui: abbiamo condiviso l’appartamento in sintonia, ci trovavamo bene».

La Fiorentina nel cuore

Anche da Modena, Patricio ha sempre coltivato la sua grande passione calcistica: «Era un super tifoso della Fiorentina – racconta Christian – e ha continuato ad esserlo anche lontano da casa seguendo sempre le imprese dei viola. Non riusciva più ovviamente ad andare allo stadio come prima, ma il tifo era sempre quello, andava matto per il calcio. E ovviamente per l’Argentina di Messi. Ogni tanto comunque tornava a Firenze, a trovare la famiglia (padre, madre e fratello, ndr) e vedere i suoi vecchi amici. Un bravo ragazzo, che non dimenticava le sue origini: non meritava di fare una fine del genere».

Il futuro

Da inizio giugno Patricio aveva una ragione in più per stare a Modena: aveva trovato lavoro presso una ditta di pompe idrauliche, e vi si stava dedicando con grande energia. «Cercava di portare avanti entrambe le cose: sia il lavoro che lo studio – sottolinea Christian – e ci stava riuscendo. Diceva che se riusciva a trovare un buon lavoro a Modena, lui voleva continuare la sua vita qui. E credo che proprio che l’avesse trovato. È terribile quello che è successo, e non so perché è successo. Ha sempre guidato tranquillo, non era uno che amava andare forte. Deve essere successo qualcosa».