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Modena, dove i lavoratori dormono in strada: «Non riusciamo a trovare casa»

Modena, dove i lavoratori dormono in strada: «Non riusciamo a trovare casa»

Protesta di 50 migranti che vivono tra il Novi Sad e il cavalcavia Cialdini: «Siamo regolari e abbiamo un impiego, ma nessuno ci affitta un alloggio»

04 luglio 2024
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MODENA Di giorno lavorano, la sera rincasano, ma “rincasare” non è il verbo adatto se come canta Ghali “la strada non porta a casa se la tua casa non sai qual è”. Dormono sotto un cavalcavia, il Cialdini, e sotto le tribune del Novi Sad. Hanno improvvisato una “tendopoli”: un telo per ripararsi dal sole e creare un po’ di intimità, un materasso gettato in terra per riposare poche ore e la mattina ripartire per la fabbrica.

IL RACCONTO
Modena, città operosa e civile, anno domini 2024. Le foto parlano più di ogni cosa. «Siamo uomini e donne migranti di Modena. Alcuni di noi vivono in questa città da anni, abbiamo permessi di soggiorno e abbiamo il lavoro, ma nonostante questo il razzismo del mercato immobiliare e dei suoi proprietari non ci permette di trovare una casa. Per questo, siamo a decine a dormire, ormai da tempo, sotto la tribuna del Novi Sad, non lontano dalla stazione ferroviaria della città» spiegano. Difendono il loro giaciglio perché hanno saputo che vogliono sgomberarli. «Siamo venuti a sapere che le autorità cittadine hanno intenzione di toglierci anche questi tetti precari che abbiamo trovato – continuano - ma noi non vogliamo che questo accada, perché una volta tornati nei nostri ripari di fortuna, la sera non troveremmo più nemmeno quei pochi e miseri effetti personali. Questo sarebbe ancora più umiliante».

TRA I LAVORATORI

Ieri mattina Ousmane Coisse, mediatore culturale e referente del Coordinamento migranti per la città di Modena (peraltro titolare di una partita Iva, ma che attualmente vive in auto poiché non riesce a trovare nemmeno un posto letto in affitto), ha voluto appendere un cartone sotto le tribune. Un messaggio netto: “Siamo lavoratori che vivono per strada: vogliamo una soluzione”". «Abbiamo voluto dare voce a queste cinquanta persone che tutte le notti non hanno un tetto sotto il quale rifugiarsi dopo aver lavorato tutto il giorno - dice Ousmane- per fare una doccia si va a Porta Aperta, così come per un pasto caldo al giorno e la colazione del mattino prima di andare a fare per la maggior parte lavori faticosi, spesso pagati in nero. Anche io stesso sono mesi che cerco anche solo un posto letto, qualche piccola garanzia la posso offrire e il lavoro non mi manca, ma non appena vedono che sono un migrante la risposta è no. Molti altri stranieri poi - continua Ousmane- ci raccontano che i proprietari di case modenesi, evidentemente per non entrare nemmeno in trattativa con loro, chiedono anche fino a 6 o 12 mesi di anticipo di affitto anche per un misero posto letto in camere condivise, sapendo già che quella cifra non se la possono permettere. A Modena per un posto letto ti chiedono anche più di 250 euro».

I COSTI PER UNA CASA
Il caro casa colpisce duro, in una città che ha tra i più alti indici di ricchezza d’Italia l’alloggio si paga a peso d’oro. Una decina di giorni fa abbiamo raccontato la storia di Francesco, un 35enne foggiano che ha dovuto licenziarsi e trasferirsi in un’altra regione perché il suo stipendio (1900 euro, nemmeno male) non bastava a coprire l’affitto a Modena. E se la tua pelle è scura, il problema diventa insormontabile. Ma chi sono le persone che di notte popolano le gradinate del Novi Sad e l'area sotto il ponte del Cialdini? «Sono per la maggior parte stranieri di nazionalità marocchina, tunisina, senegalese e malese – riprende Ousmane- tra questi ci sono anche molti giovanissimi stranieri che escono dai progetti di accoglienza e vengono lasciati al loro destino, ma ci hanno riferito che ultimamente ci sono anche quattro persone italiane che di notte dormono all'aperto. A questi - conclude Ousmane- si aggiungono anche le persone che dormono in altre aree della città. In totale saranno circa un centinaio i senzatetto di cui noi siamo a conoscenza». Ousmane riferisce che nella giornata odierna è in programma un incontro con un referente del Comune di Modena per cercare di capire come far fronte a questa situazione emergenziale. Nello stesso tempo il Comune ha fatto sapere che per il momento nessuna ordinanza di sgombero è stata effettuata né è in programma nelle aree descritte.  

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