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Pavullo, una targa per “la regina” della beneficenza

di Daniele Montanari
Pavullo, una targa per “la regina” della beneficenza

Chiara Montanari, una vita per i bisognosi

10 luglio 2024
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Pavullo Era una persona di una bontà infinita, che ha messo al centro della sua vita la beneficenza, guardando sia vicino che nella lontana Africa, dove tra l’altro aveva adottato a distanza quattro bambini. Adesso c’è qualcosa che la ricorderà per sempre.

È stata inaugurata nei giorni scorsi la targa in memoria di Chiara Montanari posta all’ingresso dell’oratorio dell’agriturismo Viecave di Crocette. Nata a Modena, ha vissuto tutta la sua vita a Pavullo, dove sposò Luciano Belloi, medico e professore. E dove si è spenta il 19 settembre 2023, a 77 anni. A sette mesi dalla scomparsa del marito, il 3 febbraio 2023.

Una vita per gli altri

Ha vissuto tutta la sua vita per gli altri, arrivando a raccogliere decine di migliaia di euro tra cene, pesche e tombolate che organizzava bussando alla porta di amici e conoscenti per chiedere la partecipazione a una buona causa. Ma mettendo anche tanto di tasca propria: «Lei quando decideva di aiutare qualcuno, vicino o lontano che fosse, si poneva un obiettivo – spiega il figlio Enrico Belloi – e se non riusciva ad arrivare alla cifra che voleva raccogliere, ci metteva il resto lei. Visto che era una semplice casalinga, spesso l’aiutava il papà, che è sempre stato al suo fianco. Per tutto l’anno passava da amici, parenti e commercianti a dire: “Se ti resta qualcosa, c’è la mia tombolata, eh?”. È stato così fino alla fine: già malata, a maggio 2023 è venuta lo stesso alla cena di beneficenza, che aveva organizzato ancora tutta lei raccogliendo sempre più di cento persone. Al termine le ho detto: “Allora mamma cominci a lavorare già alla prossima?” E lei mi ha risposto: “No no, io con questa ho finito”. Quattro mesi dopo è morta, a casa».

La targa

I fondi che ha raccolto sono andati a diversi poveri di Pavullo, ma soprattutto alle missioni in Africa, per cui collaborava con i frati cappuccini, ma anche all’Unicef. Annotava tutte le cifre raccolte su quadernini, ecco perché è stato possibile ricostruire le cifre ingenti. Ma mai rivelate. Le piaceva tanto anche lavorare la lana: faceva maglioni, cappelli, sciarpe, copertine e calze per gli anziani delle case di riposo, come Fili d’Argento.

Insomma, una persona molto speciale. Ecco perché i figli hanno pensato a una targa di ricordo che è stata posizionata nell’oratorio di Vie Cave, grazie alla disponibilità di Francesca Sorbelli, perché in quell’agriturismo lei organizzava sempre le sue cene. L’occasione è stata proprio un’altra cena solidale, organizzata stavolta dai famigliari di Chiara. È venuto il sindaco Davide Venturelli assieme all’assessore Alice Sargenti, ma c’erano anche l’ex sindaco Romano Canovi e l’ex consigliera Stefania Cargioli, il presidente Avap Andrea Iori e Dante Cintori, segretario dei medici di medicina generale modenesi. «Grazie a tutti di cuore – chiosa Enrico Belloi – grazie alla famiglia Sorbelli e anche a quella Ghibellini, che era disponibile anche lei a ospitare la targa. È una cosa semplice, ma che tiene vivo un ricordo speciale». 

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