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Professori, 24mile richieste per 3mila posti da supplente a Modena

Mattia Vernelli
Professori, 24mile richieste per 3mila posti da supplente a Modena

Registro provinciale preso d’assalto. La Cgil: «Numeri impressionanti»

10 luglio 2024
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Modena. In 24mila per circa 2/3mila posti. Oltre agli studenti ai quali è stato negata l’iscrizione presso istituti superiori desiderati, c’è l’altra faccia della medaglia del mondo della scuola: è l’esercito degli aspiranti insegnanti, immersi in un sistema di precariato e contratti a tempo determinato.

Le iscrizioni

Quest’anno le iscrizioni al Gps (Graduatorie Provinciali di Supplenza che saranno valide per il triennio che va dal 2024 al 2026) sono state più di 24mila: un numero piuttosto alto, il secondo in Emilia Romagna dietro solamente, per pochissime migliaia, alla Città Metropolitana di Bologna.

Dentro alla graduatoria ci sono tutti coloro che sono appena entrati nel mondo scuola o chi in lista da anni, in attesa di tentare un nuovo concorso, aspira a una cattedra per un periodo di tempo che va da pochi mesi fino a un intero anno scolastico.

La Cgil

È l’esercito dei precari della scuola: a descriverlo è Claudio Riso, segretario Cgil Flc Modena.

«Modena ha numeri impressionanti – attacca il sindacalista –, in provincia solo il 70% degli insegnanti all’interno delle scuole ha un contratto a tempo indeterminato. Non siamo ancora a conoscenza del numero di posti vacanti in Provincia di Modena, anche perché bisogna aspettare agosto per sapere quanti professori di ruolo chiederanno di essere spostati in altre zone. In ogni caso, la capacità di assorbimento del mondo delle scuole sarà di qualche migliaia, molti meno rispetto a quelli in graduatoria».

L’organico

Un calcolo che al momento non può essere preciso. Il mondo della scuola modenese comprende un organico complessivo (quindi docenti più personale Ata) di 13.600 unità. Solo per quanto concerne gli insegnanti indicativamente sono diecimila, di cui 7mila a tempo indeterminato e 3mila determinato. «Tuttavia il numero è da prendere con le pinze – precisa Riso –: di questi 24mila inseriti nel Gps, ci sono tanti che hanno già altri lavori e che hanno colto l’occasione di iscriversi al Gps, ma non realmente interessati ad acquisire una cattedra. Mentre, ci sono tanti altri, i veri aspiranti insegnanti, che sono quelli che davvero soffrono questa situazione: abbiamo avuto circa 600 persone che hanno prenotato appuntamento per chiedere un confronto sul funzionamento della macchina amministrativa della scuola. Noi gli offriamo supporto e informazioni dettagliate sulle graduatorie: la maggior parte arriva già con la piena consapevolezza che il percorso che li attende è lungo e tortuoso prima di arrivare alla cattedra di ruolo, che prevede prima la vittoria del concorso, poi la scalata della graduatoria per avere il contratto a tempo indeterminato».

A fianco ai professori, c’è un altro esercito silenzioso, che negli ultimi anni si stanno infoltendo sempre più. «Sono coloro che hanno fatto l’iscrizione alla terza fascia Ata. Ultimamente – spiega ancora Riso – vediamo sempre più laureati che tentano per il posto come collaboratore scolastico. Questo dà l’idea di quanto il mondo della scuola sia ambito, e al tempo stesso sia difficile entrarvi».