Gazzetta di Modena

Correggio, grave dopo essere stato punto da un'ape

Correggio, grave dopo essere stato punto da un'ape

Ha subito anche un arresto cardiocircolatorio

04 maggio 2024
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Correggio È molto grave, ancora ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, l’uomo che il 30 aprile è andato in shock anafilattico dopo la puntura di un’ape. Una reazione molto violenta che ha provocato nel 56enne anche un arresto cardiocircolatorio.

L’episodio era accaduto nel pomeriggio, intorno alle 15.30, in via delle Monache, in un campo alle porte di Correggio. Tornato a casa, dopo qualche minuto l’uomo è svenuto, e la madre, vedendolo a terra, ha subito chiamato il 118.

Il 56enne non riusciva più a respirare. Il personale sanitario, arrivato con l’ambulanza e l’automedica, ha prestato i primi urgenti soccorsi, mettendo in pratica le manovre di rianimazione cardiopolmonare.

Il 56enne aveva già subito una puntura d’ape, ma con conseguenze meno gravi. Punture di vespe e api, farmaci, alimenti come le arachidi: sono queste alcune delle cause più diffuse dello shock anafilattico (o anafilassi), la più grave tra le reazioni allergiche. È possibile prevenirla con l’immunoterapia desensibilizzante praticata in ospedale o in strutture sanitarie specializzate.

In caso di puntura di insetti, è importante rimuovere immediatamente il pungiglione, se è visibile, con un movimento secco e rapido (usando unghie o pinzette).

Trascorsi i primi 20 secondi, l’operazione risulterà però meno utile perché tutto il veleno sarà stato ormai liberato nel corpo. In caso di sospetta reazione allergica è poi fondamentale rivolgersi prima possibile al medico o al pronto soccorso, poi pianificare una visita dall’allergologo. 

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