Gazzetta di Modena

Reggio Emilia L'ultima tregua è stata davvero fugace. Da lunedì il termometro risale lentamente e promette di riportarci la canicola proprio a ridosso di Ferragosto.

Le previsioni sono meno probabili man mano che ci si allontana nel tempo, ma i servizi meteorologici pronosticano una successiva ondata temporalesca capace di confermare la classica rottura che spesso si verifica dopo la metà del mese. Non sarà la fine dell'estate, ma si spera che ponga termine all'eccezionale calura senza precedenti per intensità e durata, arrecando qualche sollievo anche alla campagna riarsa. La veloce perturbazione arrivata da Occidente ha investito lo scorso sabato sera l'Appennino con modesti acquazzoni e domenica mattina parte della pianura con soli 0,8 millimetri in città. Il termometro, che era arrivato a 37,1 gradi nella giornata di venerdì, s'è poi abbassato ai valori di un'estate di vecchio stampo, compresi domenica fra 21,4 e 28,6 gradi, lunedì fra 22,4 e 31,1 e ieri fra 21,7 e 31,6 gradi.

Fino a venerdì le condizioni atmosferiche dovrebbero rimanere invariate, con pochissime nuvole in cielo e temperature massime sui 31 gradi. Una lieve diminuzione è prevista per sabato, ma domenica si potrebbero toccare in città i 33 o 34 gradi.

Farà quasi altrettanto caldo anche nella giornata di Ferragosto. La bufera è preannunciata per martedì anche sulla nostra provincia dal Centro Meteo Europeo (Ecmwf) e da quello americano Ncep. «Sarà una vera e propria burrasca estiva – scrive Il Meteo –, cioè un cambiamento improvviso e veloce della configurazione atmosferica a scala europea che modifica radicalmente gli scenari con l'arrivo di temporali, piogge e grandinate. Viene confermato l'arrivo di un profondo vortice perturbato, ricolmo d'aria fredda, che ferirà l'anticiclone africano, indebolendolo e causando un tracollo termico».

Vedremo se Giove Pluvio ci riserva solo qualche robusto rovescio provvidenziale per l'uva e i pomodori che stanno arrivando a maturazione o se dobbiamo aspettarci i danni della grandine e delle trombe d'aria. Gli agricoltori fanno gli scongiuri, dopo avere subito le pesanti conseguenze della prolungata carenza idrica.

Purtroppo, il calore accumulato nell'atmosfera nelle scorse settimane è destinato ad aumentare la violenza dei fenomeni con l'irruzione dalle Alpi di correnti relativamente fredde.
«Le precipitazioni potrebbero avere un’origine termoconvettiva – spiegano gli esperti –, derivante dall’instabilità atmosferica e dal riscaldamento del suolo più che dal transito di perturbazioni». Qualche altro temporale è previsto nel resto del mese di agosto, ma probabilmente le piogge più consistenti si faranno attendere fino a settembre.