Gazzetta di Modena

La protesta

Ferrara, cantiere infinito per il Superbonus: «Noi impacchettati da 2 anni»

Gioele Caccia
Ferrara, cantiere infinito per il Superbonus: «Noi impacchettati da 2 anni»<br type="_moz" />

Via Arianuova, lavori in ritardo: garage e balconi inaccessibili

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Ferrara Dopo la grande polemica sugli sprechi del Superbonus dell’edilizia, che per mesi ha avvelenato il clima politico nazionale, sul piano di ristrutturazioni finanziato dallo Stato è calato il silenzio. Il contributo, eccezionalmente fissato al 110% fino al 2023, poi sceso al 70% e quest’anno al 65%, continua a finanziare lavori che hanno fatto spuntare ponteggi e coperture in molti punti della città. Ma non sempre si tratta di cantieri ben avviati e la permanenza delle impalcature per lunghi periodi nello stesso luogo, riconoscibili dall’aspetto perché “impacchettano” letteralmente l’edificio in ristrutturazione per l’efficientamento energetico, è un segnale che qualcosa è andato storto.

Chi percorre via Arianuova, ad esempio, nel tratto vicino al Liceo Ariosto ha certamente notato l’ingombro del ponteggio coperto da teli che avvolgono tre palazzine riunite nello stesso condominio. Il contesto accomuna oltre 30 unità abitative, una delle quali separata da tutte le altre, riunite in due complessi che insistono – assieme all’unità singola – sullo stesso cortile interno.

L’impalcatura è comparsa l’anno scorso, ma i lavori all’interno del condominio sono partiti due anni fa. «Dovevano durare mesi, sono anni che siamo messi così e non sappiamo quando ne usciremo. Sarà un’altra estate tremenda», le lamentele di alcuni residenti consegnate agli abitanti del quartiere.

Certamente non aiutano a raffreddare gli appartamenti (col caldo di questi giorni) i teli che racchiudono i balconi rimasti senza ringhiere, inaccessibili da parte di proprietari e inquilini. «D’estate qui si soffoca», uno dei motivi dello scontento. Ma il cantiere non è solo il frontale. Altri ponteggi circondano le pareti laterali e posteriori del condominio: i teli danneggiati svolazzano perché «da mesi - racconta chi conosce bene i disagi degli abitanti – gli operai non si fanno vedere». Le attrezzature di cantiere incombono dall’esterno sui bagni e sulle camere da letto. Nelle cantine l’ingresso è consentito solo quando gli operai sono al lavoro (qualcuno si è portato la bici in casa), nei garage non si può entrare dall’avvio del cantiere.

I vicini (e gli stessi residenti) farebbero volentieri a meno di quel ponteggio gigantesco esposto sulla strada davanti all’ingresso del parcheggio “Diamanti”, dove ogni mattina, soprattutto in concomitanza con l’ingresso e l’uscita dalle scuole (dalla scorsa settimana libere dalle lezioni), si formano code per la presenza di veicoli che accompagnano gli studenti e di auto costrette a fermarsi per entrare lentamente nell’area di sosta.

Da qualche richiesta di informazioni si apprende che la vicenda, innescata dai forti ritardi nell’esecuzione dei lavori, potrebbe giungere ad una svolta dopo la consegna del mandato ad uno studio legale per cercare una soluzione che riattivi a breve l’appalto. Certamente per i residenti, che hanno assegnato i lavori due anni fa alle ditte incaricate, qualche motivo di preoccuparsi c’è: dal 2023 in poi le normative sono cambiate, ma soprattutto – come spiegava il 12 febbraio scorso un articolo del quotidiano “Il Sole 24 Ore” – in caso di lavori non finiti in tempo utile ci si può «esporre al rischio di recupero (degli sconti, ndr) da parte dell’Agenzia delle entrate». Chissà, forse la scappatoia legale c’è, ma «l’alternativa migliore – commentava il quotidiano – sarebbe portare a conclusione il cantiere».

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