Gazzetta di Modena

Sport

Sassuolo calcio
sassuolo 

Berardi e l’azzurro, un rapporto travagliato

Paolo Seghedoni
Domenico Berardi
Domenico Berardi

Il no all’Under 19 gli costò nove mesi di stop “punitivo”, poi 23 presenze in Under 21 con poche luci e tante ombre Ora deve convincere Mancini

10 ottobre 2018
2 MINUTI DI LETTURA





SASSUOLO E’ un rapporto travagliato e complesso quello tra Domenico Berardi e la maglia azzurra. Fin dalle giovanili, in realtà. Cominciamo dall’inizio, dalla promozione del Sassuolo in serie A e dalla decisione, anomala, di non rispondere alla convocazione con la nazionale Under 19 per gli europei di categoria. Il Sassuolo aveva appena vinto il campionato con l’indimenticabile rete di Missiroli contro il Livorno e la mattina dopo Berardi, anziché andare a Converciano per partecipare con gli azzurrini al campionato Europeo Under 19, decise di non partire. Morale della favola, nove mesi di stop dalla maglia azzurra e rapporto rinviato all’Under 21. Con quella squadra, e con Di Biagio allenatore, invece Berardi ha giocato spesso: 23 gettoni di presenza complessivi (compresa la fase finale dell’Europeo nel 2015 in Repubblica Ceca e nel 2017 in Polonia) condite da 4 reti, una media realizzativa tutto sommato abbastanza modesta per lui.

Ma per Berardi, già da un po’ di tempo, si sarebbero dovute schiudere anche le porte della nazionale maggiore e invece… Invece il 3 ottobre 2015 viene convocato da Antonio Conte per le ultime due gare delle qualificazioni all’Europeo del 2016 contro Azerbaigian e Norvegia. Un trampolino di lancio ideale verso quel campionato d’Europa, in cui l’Italia fece per altro molto bene, ma un infortunio lo costringe a lasciare il ritiro e la gloria all’amico e compagno di squadra Simone Zaza, che proprio in quel periodo conquista la maglia azzurra. Passano i mesi, un anno e mezzo circa, e nel febbraio del 2017 Gian Piero Ventura lo convoca per uno stage, poi gioca una gara sperimentale, che non va sugli almanacchi, contro San Marino a Empoli indossando addirittura la fascia di capitano. Ma per l’esordio ‘vero’ in nazionale bisogna aspettare Roberto Mancini e il maggio 2018: il neo commissario tecnico lo vuole nella prima convocazione per le gare con Arabia Saudita, Francia e Olanda, esordisce nel 3-1 subito contro la Francia che poi vincerà il mondiale russo. Berardi torna poi per la prima parte della Nations League, scendendo in campo nel match perso 1-0 a Lisbona contro il Portogallo. Mancini lo conferma nel gruppo azzurro per le due gare in programma in questi giorni, oggi contro l’Ucraina in amichevole a Genova e domenica in Polonia per la prima di ritorno della Nations League. L’obiettivo è aumentare le presenze e scalare la considerazione del commissario tecnico. —