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Agrillo: «La tripletta? Credo sia la prima della mia carriera»

Andrea Ortolani
Agrillo: «La tripletta? Credo sia la prima della mia carriera»

«Ho scelto la Modenese per la presenza di mister Pivetti I gol sono per la mia compagna Silvia e la piccola Ludovica» 

03 settembre 2019
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Ci sono storie che ci colpiscono più di altre, e poche lo fanno come quelle di rivincita personale, quando il protagonista riesce a superare le cadute causate da un destino storto. La prima di campionato di Promozione (girone B) ci ha regalato la domenica speciale di Fabio Agrillo, classe ’83, una carriera tra serie D e alta Eccellenza, che ha portato la sua Modenese alla vittoria sul Luzzara con una splendida tripletta.

Agrillo, che si è lasciato alle spalle anni di inattività e qualche infortunio serio, ci ha raccontato la sua soddisfazione: «Non credo di aver mai segnato una tripletta nella mia carriera prima di ieri. La mia soddisfazione più grande è quella di non aver mai mollato; a ventinove anni mi sono dovuto fermare per problemi famigliari, ho smesso proprio all’apice della carriera e senza fare attività è facile lasciarsi andare e mettere su qualche chilo di troppo. Quando poi ho ripreso tre anni dopo non è stato facile per niente, soprattutto perché nel momento in cui cominciavo a stare bene mi sono rotto il crociato, seguito dalla rottura del menisco non appena sono tornato a giocare. Quest’estate mi sono davvero allenato molto e ho deciso di accettare l’offerta della Modenese, un po’ perché è vicino a casa mia, ma soprattutto per la presenza di mister Pivetti, che per me è una garanzia e che mi conosce bene. Ora sto bene, tra l’altro questo è un momento particolarmente fortunato per me perché mercoledì scorso è nata mia figlia Ludovica. A lei, e alla mia compagna Silvia dedico ovviamente questo gol».

Sulla squadra e sul campionato: «Devo dire che non so fare previsioni sulla stagione che sarà; a me la squadra sembra molto buona, con tantissimi giovani bravi, e che comunque ha mantenuto l’ossatura della scorsa stagione, in cui ha fatto bene, conquistando i playoff. Io direi che possiamo arrivare nei primi tre posti, ma non ho davvero grandi riferimenti, perché non conosco il campionato e le avversarie, se non di nome, quindi aspettiamo una decina di partite per poter esprimere un pronostico vero e proprio. La cosa che mi sembra più importante è che qui c’è un gruppo vero e questo è il primo punto per fare bene». —