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Calcio Serie B. L'intervista

Vaira: «Il segreto del Modena? Non si piange mai addosso»

Mattia Amaduzzi
Vaira: «Il segreto del Modena? Non si piange mai addosso»

Il ds: «Tanti infortuni e allenamenti in 14, ma voglia di vincere»

05 dicembre 2023
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Per Davide Vaira, abbandonare per una sera gli abiti formali e indossare calzoncini e scarpette da calcio, sarà stato come fare un tuffo nel passato, magari ai tempi del Lentigione, sua ultima squadra da calciatore. L’occasione, però, era delle migliori, dato che si trattava della Partita della Stella. Tra l’altro, il team del Modena ha vinto il quadrangolare, spinto appunto dalle giocate di Bruno, Pensalfini e Vaira stesso.

LA GOIA PER IL DERBY
Al termine della serata, il ds non ha potuto non tornare su quanto accaduto sabato scorso. «Siamo molto felici per la gente, i tifosi e la città – ha spiegato il dirigente canarino – Erano cinquantaquattro anni che il Modena non vinceva un derby con la Reggiana in Serie B. Sono grandi soddisfazioni per noi».

Derby deciso da una magia di Bozhanaj, pupillo di Vaira che ha voluto portarlo a Modena a tutti i costi. La sua rete, inoltre, è diventata virale in pochissimo tempo, rimbalzando un po’ ovunque sui social. Questo non farà che attirare una marea di attenzioni sul trequartista, facendolo finire nei radar dei big club. Tra l’altro, lo stesso Bozhanaj ha un passato in settori giovanili importanti, come quello dell’Empoli e del Napoli. Il Modena, però, ha tutta l’intenzione di coccolarlo e tenerselo ben stretto. «Kleis è stato molto bravo. Parliamo di un ragazzo con qualità importanti, ma bisogna lasciarlo tranquillo, senza dargli troppe responsabilità. Viene da una categoria inferiore e ha avuto diversi problemi durante la preparazione. È giusto che sia osannato in questo momento, perché il gol che ha segnato rimarrà nella storia del Modena. Il ragazzo, però, deve crescere tranquillamente, senza troppe pressioni».

Una vittoria, quella di sabato, arrivata nonostante i tanti infortuni che stanno colpendo la squadra da diverso tempo ormai. «Non ci siamo mai pianti addosso, e credo che questa sia sempre stata la nostra forza. Non abbiamo mai cercato alibi di questo genere. In passato, abbiamo trascorso settimane con soli tredici o quattordici giocatori agli allenamenti. Non è la prima volta della nostra storia qui a Modena, e ne siamo sempre usciti con dignità e orgoglio, sudando la maglia. E questo penso che siano le cose che la gente apprezza di più».

SI GUARDA AVANTI
Passata la sbornia per la vittoria nel derby, adesso bisogna pensare alla prossima sfida, la delicata trasferta in quel di Como, che sarà affrontata senza il supporto dei tifosi canarini al seguito. «Non capisco il motivo di questa scelta. Ci dispiace, perché sono sicuro che sarebbero venuti in tantissimi. Avremo un motivo in più per andare a Como e battagliare ancora di più».
Se Rivetti è imbattuto nei derby da presidente, stesso discorso si può applicare a Vaira come ds. «Me l’hanno fatto notare. Non credo tanto alle statistiche, ma è un dato che fa piacere. Oltretutto abbiamo battuto tutte le emiliane, ci mancava solo la Reggiana». Tutte? Non proprio. Ne manca solo una, il Bologna…