Modena, senti Bozhanaj: «Sogno la Nazionale, a lanciarmi l’ex gialloblù Zauli»
Il gioiello dei canarini: «Sfidare l’Italia un sogno, il mister è un grande»
Non c’è che dire. Da mese e mezzo a questa parte, Kleis Bozhanaj è l’uomo copertina del Modena. Dopo aver segnato due reti incredibili con Catanzaro e Reggiana, con il Cittadella è arrivata anche la prima maglia da titolare per il trequartista albanese.
«UNA SENSAZIONE NUOVA»
«Onestamente non me l’aspettavo – ha ammesso Bozhanaj al programma “Let it B” andato in onda su Trc – Sto facendo il mio percorso, riprendendomi ciò che mi sono perso per colpa degli infortuni. L’ultima da titolare è stata quasi cinque mesi fa, perciò per me è stata una sensazione nuova».
DUE MESI DI STOP
Non è stato un inizio di stagione semplice per il giovane albanese, colpito da una serie di infortuni. «Nell’amichevole contro il Formigine ho preso una botta al costato che mi ha tenuto fermo quasi due mesi. All’inizio non sembrava nulla di grave, ma poi col tempo avevo capito che facevo fatica a respirare e a correre. Perciò ci siamo presi un po’ di tempo. Una volta rientrato ho avuto un risentimento al retto femorale e sono stato fuori per un altro mese. È successo di tutto, ma piano piano mi sto riprendendo».
L’INTUIZIONE
Chissà cosa sarebbe potuto succedere con un Bozhanaj a pieno regime fin dal principio. Il classe 2001 è stata una delle migliori intuizioni di Vaira: il ds canarino l’ha prelevato dalla Carrarese in Serie C lo scorso gennaio, e poi lasciato in prestito in Toscana fino al termine della stagione. «Ho ricevuto la chiamata del direttore nei primi giorni di gennaio. Mi ha spiegato che era da tempo che mi seguiva e mi ha fatto illustrato il progetto. Sono venuto anche a Modena a vedere lo stadio e le strutture. Mi sono convinto perché ho potuto conoscere una società sana, fatta di persone meravigliose. Altre richieste? No, ma non mi interessavano. Quando il direttore mi ha chiamato ero già convinto».
TANTA ESPERIENZA
Eppure, prima di arrivare all’ombra della Ghirlandina, Bozhanaj ne ha fatte di esperienze, in giro per l’Italia e non solo. «La migliore è stata Carrara, perché mi ha aiutato a passare definitivamente dalle giovanili al calcio dei grandi, cosa che non mi era stata concessa in Portogallo. Sono stato a Lisbona (al Casa Pia, ndr) e lì praticamente non ho mai giocato. È stato il mio passo falso, diciamo». La prima società a credere veramente in lui, però, è stata l’Empoli.
«GRAZIE ZAULI»
«Sono stato fuori a lungo per il tesseramento. Quando sono rientrato c’era Lamberto Zauli (ex giocatore del Modena, ndr) in Primavera, ed è stato il primo allenatore in Italia a darmi una grossa mano. È una persona speciale, oltre che essere un grandissimo mister».
IL SOGNO DELLA NAZIONALE
L’Italia lo sta formando come calciatore, ma l’Albania occupa una grossa parte nel cuore di Bozhanaj. «Tutti i miei parenti e amici sono lì, sono qui da solo. La Nazionale? Dovrei continuare a giocare e a fare bene. Poi magari arriverà. Finora non ho ancora ricevuto una chiamata, ma ci spero, anche perché sarebbe bello sfidare l’Italia».