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Modena, classifica buona anche se alcuni numeri...

Riccardo Panini
Modena, classifica buona anche se alcuni numeri...

L’attacco tira molto ma è sterile, la difesa subisce sempre gol

28 dicembre 2023
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Si può restare agganciati alla zona play off a dispetto di numeri non proprio brillanti? Si può eccome!

Il Modena infatti è la prova che il calcio non è materia che può essere ingabbiata dalla statistica. Ignorare però la matematica, specie a metà stagione, evitando di interpretarla, può essere un errore destinato a costar caro. Perché nei dati sono racchiusi tutti i segnali che una società accorta deve saper cogliere e dai quali si deve lasciar guidare per correggere in tempo limiti e difetti, specie alla vigilia di una sessione di mercato.

La squadra di Bianco è stata protagonista del girone d'andata; è costantemente rimasta nelle prime otto posizioni tenendosi in linea con gli obiettivi di inizio stagione. Nell'ultimo mese però il rendimento ha mostrato una forte flessione, tanto che ci sono soltanto 3 punti di miglioramento rispetto alla squadra dello scorso anno guidata da Tesser. Infatti, gli indicatori nella seconda parte dell'andata sono peggiorati.

IMBATTIBILITÀ

Per non usare terminologie anglosassoni visto che gli inglesi sono pure usciti dall'Europa..., si intende quella della porta gialloblù che la propria inviolabilità l'ha mantenuta solo cinque volte nelle diciannove partite sin qui giocate.

Il Modena non ha subito reti solamente contro Ascoli al debutto, Pisa, Lecco, Sudtirol e Brescia. Tutte partite giocate nei primi due mesi di campionato, tre al Braglia e due esterne.

Ciò significa che Gagno e Seculin dal 24 ottobre scorso (!), data della gara al 'Mompiano', subiscono regolarmente almeno un gol.

Andando a rovistare tra le formazioni di quelle partite immacolate, si nota un comun denominatore: la retroguardia è sempre stata a 4, con Zaro e Pergreffi centrali (solo a Bolzano giocò Cauz al posto del capitano), Oukhadda a destra e a sinistra una rotazione tra Cotali (Ascoli e Sudtirol) e Guiebre (Pisa, Lecco e Brescia). Dopo l'avvio di campionato insomma, la difesa ha perso la sua solidità.

ALEKSEJ STAKANOV

Chi era costui? Un minatore sovietico, lavoratore indefesso e sebbene Giovanni Zaro non si occuperà probabilmente mai di estrazione del carbone (visto, tra l'altro, che non sembra essere il combustibile del futuro...) è di certo lui il grande stakanovista gialloblù.

Il difensore canarino ha sin qui giocato ben 1710 minuti, cioè non ha perso un solo minuto delle 19 partite giocate. Sono in totale 14 i giocatori che sono riusciti a fare percorso netto, di questi solo 4 non sono portieri: oltre a Zaro, Vicari (Bari), Odenthal (Como) e Pavan (mediano del Cittadella). Chi segue tra i gialli? Magnino ha totalizzato 1606 minuti, Palumbo 1516. La sosta per loro è una boccata d'ossigeno.

LEGITTIMA DIFESA

Il dato dei gol al passivo è in linea con quello delle altre 8 squadre che hanno chiuso l'andata in zona play off. Il Modena ha subito 22 reti totali; basti considerare che il Venezia ne ha incassate 20, il Palermo 23, il Catanzaro 25 solo per fare alcuni esempi. Il problema dunque non è tanto il numero dei gol al passivo (contando anche che 4 sono stati presi in una sola gara, a Cremona) quanto la costanza con la quale la squadra di Bianco subisce gol, come già visto prima. E i minuti dei gol presi? La distribuzione è uniforme ma c'è un dato sul quale soffermarsi: 4 reti sono state prese dal 90' in poi... Sanguinosi quelli incassati con Spezia (al 92' Gelashvili) e Parma (al '93 Partipilo) costati 4 punti. Ininfluenti quelli di Dionisi al '95 nel match interno con la Ternana e di Mancuso al 93' col Palermo sempre al Braglia. Ma pesa, e parecchio, quello di Gabrielloni del Como all'88’.

PEACE & LOVE

Dio sa quando ce ne sia bisogno nel mondo. Ma se si parla di attaccanti il discorso cambia e qui il Modena si dimostra squadra troppo... pacifista. Perché è proprio questo dato, i gol realizzati, che più di ogni altro sta limitando il cammino dei gialli. Sono solamente 19 i gol all'attivo dei gialloblù, come il Cosenza, ovvero il sesto peggior attacco del campionato.

Peggio hanno fatto Spezia (16), Feralpi e Ascoli (17), Pisa e Bari (18). Dei 19 segnati, 7 sono stati marcati nel primo tempo, 10 nella ripresa e due in pieno recupero: Zaro a Brescia e Bozhanaj a Catanzaro che sono valsi 6 punti. Di quelli realizzati nei primi tempi, sono 4 i gol-lampo in avvio di partita: Tremolada al 4' contro il Pisa, Falcinelli al 2' con la Feralpisalò, Manconi dopo 54” nel derby con la Reggiana e Duca al 4' col Cittadella. Dunque è soprattutto in zona realizzativa che la squadra di mister Bianco deve migliorare perché se il Modena è tra le squadre della Serie B che tirano di più, allora vuol dire che il problema della mira è davvero bello grosso.