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Il Sassuolo va avanti con Dionisi: col Toro emersi segnali positivi

Valentina Spezzani
Il Sassuolo va avanti con Dionisi: col Toro emersi segnali positivi

Ieri vertice societario. Il tecnico: «Sono tranquillo, la squadra è viva»

12 febbraio 2024
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Quella di sabato sera contro l'Atalanta per Alessio Dionisi sarà la centesima partita in Serie A da allenatore, partite vissute tutte alla guida del Sassuolo.

Stando alle voci che circolavano prima della gara col Torino, non era così scontato che questo traguardo potesse essere raggiunto. In questo 1-1 però si sono visti una squadra viva, che ha voglia di lottare, e un gruppo unito. Insomma, i 3 punti non sono arrivati, ma i segnali positivi sì. Bastano per rinnovare la fiducia a Dionisi?

LA CONFERMA

Sì, come trapelato in serata al termine di un vertice societario. «Ho vissuto quest'ultima settimana come tutte le altre – le parole del mister – ovvio che sarebbe meglio vivere solo momenti positivi, ma fa tutto parte del gioco, si è sempre in discussione ed è il bello di questo mestiere. In realtà io dall'interno non ho percepito nulla, ho letto i giornali, ma sono tranquillo, perché credo in questa squadra, nel raggiungimento del nostro obiettivo, che ora tutti sanno qual è. Anche lo scorso anno siamo passati da un periodo simile e ne siamo usciti, se resteremo uniti, ci ripeteremo. La squadra vista contro il Torino ha dimostrato di crederci, avevamo davanti un avversario forte e in fiducia e non ci siamo abbassati di un centimetro, era quello che volevamo fare. Abbiamo iniziato e finito nello stesso modo e questo è quello che mi è piaciuto di più. Le mie parole dopo la sconfitta col Bologna erano mirate a preparare la partita successiva, non parlo mai per distruggere, ma per costruire, per arrivare ai ragazzi e renderli più determinati, ho fiducia in tutti i miei giocatori, ora è il momento di spingere, di non guardarsi indietro e non cercare alibi. Questo Sassuolo farà cose buonissime in futuro, ma tutto passa da questa stagione, nella quale dobbiamo essere compatti, uniti e cercare di risolvere i problemi da dentro. L'importante è che i ragazzi giochino liberi, pensando che tutto è possibile, anche contro squadre di un livello superiore al nostro, e mi riferisco al prossimo impegno contro l'Atalanta. In questa partita avevo chiesto di non pensare al risultato, che lo avremmo fatto alla fine, perché se ti preoccupi di quello, non ti preoccupi di fare o di non far fare agli altri».

EMERGE PINAMONTI

In mancanza di Berardi, servono giocatori che si prendano la squadra sulle spalle e si assumano delle responsabilità. Pinamonti, spesso massacrato per i suoi numeri, è al momento il centravanti italiano con più gol segnati, sono 9 tra Serie A e Coppa Italia, considerando i 5 principali campionati europei: «Aggiungo che Andrea è un '99, ma in questa squadra lo devo inserire tra i “vecchi”, eppure ha ancora tanti anni davanti a sé per migliorare i suoi numeri. Nella sua migliore stagione, ad Empoli, aveva segnato 9 gol su azione, gli altri su rigore, quindi sta facendo ottime cose e deve continuare perché c'è bisogno di tutti. Sta facendo molto meglio dell'anno scorso, perché ha fatto preparazione e perché i suoi compagni sanno cosa vuole. Ogni tanto ci perdiamo nel portare la palla in area e invece ce la dobbiamo far arrivare. In questa partita Pinamonti ha segnato perché Pedersen è arrivato negli ultimi 16 metri, ha spostato e ha messo palla, questo consente di trovare anche gli avversari impreparati, di non avere densità difensiva».

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