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Formula 1, la nuova Ferrari: sulla Gazzetta i segreti della monoposto del Cavallino

di Manuel Marinelli
Formula 1, la nuova Ferrari: sulla Gazzetta i segreti della monoposto del Cavallino

Questa mattina in edicola otto pagine da collezione che “raccontano” l’inizio di una nuova era per la Rossa di Maranello

13 febbraio 2024
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MARANELLO «È sempre una grande emozione». Lo ha detto Charles Leclerc ma è un po’quello che provano tutti, appassionati e no, quando viene svelata la macchina rossa per antonomasia.

Ieri la SF-24 si è mostrata per la prima volta a casa sua, a Maranello, dove già diverse ore prima del tradizionale giro di pista erano appostati sul cavalcavia del circuito di Fiorano i più irriducibili amanti della Rossa. La nuova monoposto è la prima partorita dalla gestione Vasseur, l’uomo chiamato a riportare competitività al Cavallino. Il titolo iridato manca da tanto e riportarlo a Maranello pare impresa ardua, ma in primis c’è la voglia di tornare a lottare stabilmente per il gradino più alto del podio, imperativo se ti chiami Ferrari.

FILOSOFIE ROSSE
Per farlo gli uomini vestiti di rosso hanno abbandonato alcune filosofie progettuali introdotte del 2022, abbracciando lo stile Red Bull, così come fatto da tutte le altre squadre. Questa la novità principale portata in dote da Fred: il saper affacciarsi alla finestra e guardare anche oltre, senza copiare, sia ben chiaro, ma facendo propri spunti altrui. Cosa sarà in grado di fare la SF-24 ce lo dirà solo la pista, a partire dal prossimo 21 febbraio sul circuito del Bahrein. In attesa di quel 2025, quando arriverà il campionissimo Hamilton, che fa già venire l’acquolina in bocca.

BELLA
A un primo impatto un occhio poco allenato potrebbe quasi non notare differenze, se non quel Giallo Modena, tributo alla città natale di sua maestà Enzo Ferrari, che pur in quantità limitata si fa notare su una monoposto molto più rossa e meno nera rispetto allo scorso anno. Se al reparto design nulla si può dire, prima di valutare la sostanza, quella vera, bisognerà attendere la pista.

SOBRIETA’
Rispetto alla presentazione effervescente dello scorso anno, tra tifo da stadio e dichiarazioni trionfalistiche, ieri a Maranello si è optato per la sobrietà. Tutto blindato, il team si è chiuso a riccio limitandosi a lanciare in diretta un video presentazione durato poco più di un minuto. Un modo per tener ancor più lontani occhi indiscreti ed evitare distrazioni, ma anche per evitare scomode domande a tema Hamilton, che di certo non farebbero così piacere a Sainz.

Insomma, la SF-24 si è mostrata in un vedo non vedo poco indicativo, anche se aguzzando la vista si colgono già le prime novità.

PANCE STILE RED BULL
La prima monoposto a firma Fred Vasseur si distacca da quella che è stata la filosofia progettuale Ferrari nella zona delle pance, l’unica zona dove si possono cogliere differenze tra i team ad un primo sguardo. Si osserva un netto cambiamento rispetto alle cugine 2022-2023: la SF-24 assomiglia più alla Red Bull dello scorso anno, in attesa di vedere se Adrian Newey si sarà inventato qualcosa di nuovo o se, più probabile, continueranno sulla falsariga della RB-19. Fermo restando che a fare la differenza è il fondo, ma tutte le squadre ben si guardano dal mostrarlo, ovviamente. Le sospensioni adottano lo stesso schema visto in passato, con push rod all’anteriore e pull rod al posteriore, qui, a dire il vero, l’opposto rispetto agli avversari inglesi. Punto interrogativo il propulsore, sul quale rimandiamo i giudizi alle prime gare più che ai test, dove raramente si spinge al limite la power-unit. La partita si giocherà, come al solito, sul trovare il giusto equilibrio tra potenza e affidabilità.

DOVE MIGLIORARE
È evidente come dell’aspetto tecnico sia difficile dire più di tanto. Dove la SF-24 deve fare meglio è sicuramente la gestione delle gomme: quante volte abbiamo visto una Rossa efficace in qualifica (7 pole position) e poi deludente in gara, vittima di un’usura gomme marcata che costringeva Leclerc e Sainz a mettersi sulla difensiva. I tecnici ci avranno sicuramente lavorato, ma il compito non è facile. Gli avversari, specie Aston Martin, hanno dimostrato di trattare meglio gli pneumatici, per non parlare dei guanti di velluto usati da Max Verstappen. Ma il salto di qualità passa tutto da lì, dal saper mettere in pista una vettura in grado di far funzionare le gomme sempre nella loro finestra ideale. Il segreto della F1 moderna, nonché arma letale della Red Bull.

COSA ASPETTARSI
Di certo, Verstappen parte con i favori del pronostico. L’unica perplessità rimane il caso Horner, una potenziale bomba in grado di inficiare enormemente gli equilibri della squadra inglese. Ferrari parte da inseguitrice e l’obiettivo non può che essere centrare qualche vittoria e il secondo posto nel mondiale costruttori, sfuggito di un nulla lo scorso anno. Guardandosi da Mercedes, Aston Martin, McLaren, autrice di un crescendo incoraggiante lo scorso anno, e da una Racing Bulls, possibile sorpresa.