Addio a Jorge Toro, a 85 anni muore una delle leggende del Modena
Il ricordo del club gialloblù: “Alla famiglia di Jorge Toro l’abbraccio più sincero dal Modena e da tutti i tifosi gialloblù”
MODENA Si è spento a 85 anni Jorge Toro, leggenda del calcio modenese e non solo. A dare la notizia proprio la società gialloblù con un comunicato: “Alla famiglia di Jorge Toro l’abbraccio più sincero dal Modena e da tutti i tifosi gialloblù”.
IL CLUB CANARINO
“Il presidente Carlo Rivetti e tutto il Modena F.C. ricordano Jorge Toro che, dopo una lunga malattia, si è spento nella notte a El Quisco, in provincia di San Antonio, nella Costa Centrale, Cile. Era nato nella capitale, a Santiago, il 10 gennaio 1939. E’ stato uno dei più luminosi centrocampisti sudamericani degli anni ‘60, cresciuto nel Colo-Colo e arrivato in Italia, alla Sampdoria, nel 1962. Antefatti. Primo cileno nella storia del calcio italiano, è protagonista della cosiddetta Battaglia di Santiago quando gli azzurri, il 2 giugno 1962, vengono eliminati dal Mondiale tra mille falli e polemiche. Toro è autore della seconda rete, conquista la medaglia di bronzo con la sua nazionale (in tutto 58 presenze) e in seguito arriva a Genova, sulla sponda blucerchiata, dove però non rende come sperato (16 presenze e 3 gol per uno degli acquisti, allora, più cari del mercato).
LA LEGGENDA
E’ a Modena che il centrocampista diventa idolo. I libri raccontano di un memorabile gol al Catanzaro il 5 maggio 1968: una punizione capolavoro da posizione molto defilata, quasi vicino alla bandiera del calcio d’angolo; un esterno destro che sorprende il portiere e che suggerisce ai tifosi gialloblù di urlare “Toro-Toro” in occasione di ogni palla inattiva vicino all’area di rigore degli avversari.
DUE TEMPI
Il cileno gioca nel Modena in due periodi, con un intermezzo al Verona, per un totale di 154 presenze e 19 reti. Toro sveste il gialloblù e fa rientro al Colo-Colo nel 1971, vince un campionato nel ‘73 con l’Union Espanola e chiude la storia in campo nel 1976. Da allenatore è protagonista con diversi club, vince un altro titolo nazionale e, sino a pochi mesi fa, partecipa alle celebrazioni che lo riguardano combattendo, con forza e dignità, la malattia che lo colpisce nel 2010.