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Modena Volley, Gabana e Sartoretti: «Fatti errori, ma i tifosi ci sono rimasti vicini»

Francesco Cottafava
Modena Volley, Gabana e Sartoretti: «Fatti errori, ma i tifosi ci sono rimasti vicini»

La presidente: «La scommessa Petrella non ha pagato». Il dg sul mercato: «Scelte condizionate da fattori esterni»

26 marzo 2024
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La dirigenza di Modena Volley è tornata a parlare dopo l'uscita di scena dai quarti di finale scudetto. Giulia Gabana (presidentessa) e Andrea Sartoretti (direttore generale) sono stati ospiti ieri sera a Trc, nella trasmissione “Sesto set”, commentando la stagione, parlando di mercato e dei tifosi. Qualcuno ha storto il naso per i 3794 spettatori presenti per gara 2 dei quarti, ma Sartoretti precisa come «lo scorso anno contro Piacenza, sempre per i quarti di finale, erano 3045, mentre in gara 3 erano 3588. Meno di quest'anno».

Gabana ha invece aggiunto «il pubblico in gara 2 contro Trento è stato commovente. Nonostante le critiche che ci ha mosso in stagione non ci ha mai abbandonato. E' un 50-50, siamo anche noi che dobbiamo meritarcelo giocando bene in campo e mostrando il giusto atteggiamento. Il livello della Superlega non è mai stato così alto, non ci sono più solo tre-quattro big match. Sono tutti big match. Questo è un concetto un po' vecchio perché ora, anche le gare contro Milano, Monza e Verona, sono partite importantissime. Arrivano infatti al PalaPanini delle rose fortissime, e sono tutte squadre che ci hanno fatto penare in questa stagione».

GABANA E LA STAGIONE

«Sicuramente i numeri parlano chiaro, è stata una stagione al di sotto delle aspettative – prosegue Gabana - noi abbiamo cercato di costruire un roster che potesse stare il più vicino possibile alle big del campionato, invece così non è stato. Il gioco mostrato in campo e l'atteggiamento della squadra hanno reso ancora più amare le sconfitte. A metà campionato abbiamo perso l'identità e il carattere, ci eravamo persi. Noi avevamo fatto di tutto per mettere lo staff e i giocatori nella condizione di rendere al massimo. Con il cambio di allenatore abbiamo cercato di cambiare un po’ l'aria e riprendere binari che avevamo perso. Eravamo soprattutto preoccupati dall'involuzione della squadra. Se rifarei alcune le scelte dell'anno scorso? Col senno di poi è diverso. Ammetto però che una squadra giovane diretta da un allenatore con poca esperienza come Petrella, anche se il suo valore tecnico enorme rimane, è stata una scommessa troppo rischiosa. La scelta di Giuliani è stata fatta perché è un tecnico che ha una grande esperienza ed è un vincente, in poco tempo ha colmato molte lacune. Siamo molto fiduciosi sul futuro con lui».

SARTORETTI E IL MERCATO

Il dg ha parlato di mercato partendo dall'intervista di Bruno in cui, il capitano di Modena, cita Trento come progetto da imitare per vincere nel tempo «Nell'immaginario ideale è ovvio che un percorso è sempre preferibile. Bruno nella sua intervista mostra tutta la sua tristezza per una stagione complicata, lui tra l'altro ha una capacità unica di giocare con squadra nuove e fare subito la differenza. Dobbiamo però renderci conto di che cosa si può fare, noi cerchiamo sempre di fare il meglio possibile. Tre anni fa eravamo partiti per un progetto pluriennale, ma incidono tanti fattori esterni. In quell'occasione è arrivato Covid che ha cambiato la storia, soprattutto per noi. Anche il mercato di quest'anno è stato influenzato da situazioni esterne: il campionato russo, quello polacco e quello giapponese hanno messo in campo cifre da capogiro. Noi abbiamo provato a fare offerte ad alcuni dei nostri giocatori per dare continuità, ma le opportunità che avevano da altre parti erano inarrivabili. La squadra del prossimo anno? Non faccio mai i nomi prima che cada l'ultimo pallone, posso solo dire che quelli usciti ultimamente hanno molta più logica rispetto a quelli usciti in passato».